MILANO - Si parte da Anacapri, un pittoresco paesino nell'isola di Capri. Poi si sale, verso Merate, in provincia di Lecco, Nizza Monferrato, nell'astigiano e Megeve, nell'Alta Savoia. Infine si arriva in Francia, nelle più belle località della Provenza: sono questi i luoghi in cui si trovano gli immobili di Diana Bracco, industriale milanese a capo dell'omonimo gruppo farmaceutico, ex presidente di Assolombarda e attualmente presidente di Expo Spa. Secondo gli inquirenti, avrebbe fatto dei lavori di ristrutturazione usando soldi distratti dalle società del suo gruppo. I magistrati milanesi l'accusano di aver realizzato un'evasione fiscale di circa un milione di euro attraverso un giro di false fatture. Per questo nelle indagini sono coinvolti due architetti, Marco Pollastri e Simona Calcinaghi. 

L'industriale è dunque finita sotto indagine per due ipotesi di reato: emissioni di false fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita. Il procuratore aggiunto Francesco Greco e il pm Giordano Baggio le hanno notificato l'avviso di chiusura indagini. Diana Bracco, si legge nel provvedimento, ha "diretto l'operato di Mascherpa e preso accordi con Pollastri, e Calcinaghi, titolari dello studio Archilabo e suoi architetti di fiducia incaricati della progettazione e della direzione dei lavori da effettuare sugli immobili ubicati in Merate, Vence (Provenza), Nizza Monferrato (Asti), Anacapri, e Megeve (Alta Savoia) di proprietà di Diana Bracco e di Roberto De Silva, indicando a questi ultimi le modalità di fatturazione".