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Giovedì, 28 Marzo 2024
CRONACA

Il ritorno di Corona: "Non sono pentito"

Fabrizio Corona è in carcere a Busto Arsizio. "Assassini, delinquenti, stupratori sono a piede libero, io vado in carcere per tre fotografie. I miei diritti sono stati calpestati", ha detto rientrando in Italia

MILANO - Fabrizio Corona è atterrato intorno alle 17:20 di ieri al terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa con un volo proveniente da Lisbona, la capitale del Portogallo dove mercoledì scorso si era consegnato alla polizia dopo alcuni giorni di latitanza. 

All'agente fotografico, giunto nello scalo varesino scortato da due agenti della Squadra Mobile di Milano e da personale dell'Interpol, gli investigatori del commissariato Garibaldi-Venezia, insieme con i colleghi della Polaria, hanno notificato un provvedimento restrittivo di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla procura generale di Torino per espiare una pena residua di poco superiore ai 7 anni e 10 mesi.

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Il provvedimento è stato emesso a seguito del rigetto della Corte di cassazione del suo ricorso contro la condanna a cinque anni di reclusione inflittagli in appello a Torino per l'estorsione al calciatore David Trezeguet. Corona è stato trasferito dagli agenti della polizia penitenziaria nella casa circondariale di Busto Arsizio (Varese), vicino all'aeroporto.

I PARTICOLARI DELLA FUGA

"NON SONO PENTITO" - Durante il volo, Fabrizio Corona ai cronisti ha detto di non essere pentito per la fuga. "Il mio - ha detto - è stato un gesto dimostrativo. Sono innocente, non sono un criminale e spero che tutti se ne accorgano. Non ho paura del carcere e non sono pentito di essere scappato". E poi ha rivolto un nuovo affondo alla giustizia italiana: "Assassini, delinquenti, stupratori sono a piede libero, io vado in carcere per tre fotografie. I miei diritti sono stati calpestati". 

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