Fabrizio Frizzi, la verità di Magalli sulla malattia: “Combatteva una battaglia disperata”
Il post su facebook del conduttore e amico: "Sapevamo che stava male, ma non voleva che se ne parlasse per paura di dover smettere di lavorare ed abbiamo tutti rispettato questo suo desiderio"
Questa mattina Giancarlo Magalli è stato tra le prime persone interpellate da Uno Mattina affinché rendesse il proprio personale ricordo di Fabrizio Frizzi.
Con la voce commossa di chi ha perso molto più di un collega, il conduttore de ‘I Fatti Vostri’ ha raccontato quanto fosse legato ad un uomo che prima ancora di essere personaggio televisivo, era una persona buona, perbene, con cui 28 anni fa aveva iniziato la sua esperienza nella trasmissione di Rai Due.
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Fabrizio Frizzi combatteva da mesi contro una brutta malattia della quale si era trovato a parlare in seguito al malore dell’ottobre scorso, quando fu costretto ad abbandonare temporaneamente la conduzione del quiz di Rai Uno L’Eredità.
E di questa lotta continua e incessante protesa alla guarigione, Magalli ha parlato in un post pubblicato su Facebook, sede in cui ha soprattutto descritto le qualità umane e morali del grande Fabrizio.
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“Se ne va un amico carissimo ed un grande collega, ma soprattutto una persona buona. Uno che non ha mai fatto finta di essere buono, come spesso avviene nel nostro ambiente, uno che lo era veramente e che credeva profondamente nell’amicizia. Lo dimostra il fatto che oggi lo piangono milioni di amici” ha raccontato Magalli, per poi svelare l’aspetto più doloroso della malattia vissuto nel modo più discreto possibile.
“Sapevamo che stava male. Sapevamo che combatteva una battaglia disperata. Sapevamo che non voleva che se ne parlasse per paura di dover smettere di lavorare ed abbiamo tutti rispettato questo suo desiderio, la Rai per prima. Sapevamo anche che la sua paura più grande non era andarsene, ma il pensiero di lasciare sole Carlotta e Stella, le sue ragazze”, sono le parole di Magalli che ha concluso il suo ricordo social con quello che è stato l’ultimo messaggio scambiato con Fabrizio: “Nell’ultimo messaggio che ci siamo scambiati qualche settimana fa mi scriveva: “La terapia c’è e la sto facendo. Non sarà facile, ma spero di portare a casa la pellaccia”. Era riuscito ad infilare un sorriso anche in una comunicazione drammatica come quella. Ed è proprio quel sorriso che non ci abbandonerà mai. E per ogni sorriso che lui ha regalato a noi gli saremo grati. Sempre”.