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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Prato

Il falso dentista che visitava su una sdraio in giardino

Un cinese di 60 anni è stato denunciato a Prato per esercizio abusivo della professione medica: rischia il carcere e una multa molto salata

Il suo studio era il giardino di casa e con la poltrona odontoiatrica che invece era una semplice sdraio. Un uomo di 60 anni, originario della Cina, è stato denunciato a Prato per esercizio abusivo della professione medica e ora rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 10mila a 50mila euro. Dopo una lunga indagine, l'unità commerciale della polizia municipale di Prato ha trovato un dentista abusivo, il terzo quest'anno, ancora nella zona del Macrolotto Zero, in una traversa di via Pistoiese. Stavolta è stato complicato arrivare a individuare il luogo in cui offriva le sue prestazioni, poiché il 'dentista', regolarmente soggiornante in Italia e iscritto all'anagrafe del Comune di Prato, si e mostrato estremamente prudente e scaltro. 

Gli agenti sono comunque riusciti a incastrarlo proprio sotto l'appartamento in cui operava, di proprietà di un italiano, ceduto in affitto, con regolare contratto, a un terzo cinese e sublocato in nero al sedicente medico per l'uso di una stanza. Vistosi scoperto, l'uomo ha accompagnato gli agenti nell'abitazione/studio, ammettendo di non avere alcun titolo per prestare l'opera di dentista, come confermato anche dalle verifiche fatte presso l'Ordine dei medici.

Prato, falso dentista visitava su una sdraio in giardino

All'interno dell'appartamento, nella stanza adibita a studio dentistico, gli agenti hanno trovato oggetti specifici per l'attività, tra cui un compressore a cui erano attaccati un trapano professionale e un aspiratore, vari strumenti per l'implantologia, materiale per le impronte dentali, alcuni calchi in gesso ancora freschi e nel cestino pezzi di cotone intrisi di sangue. Come 'poltrona odontoiatrica' per i pazienti era utilizzata una comune sedia-sdraio da giardino reclinabile, posta davanti a un rudimentale impianto di illuminazione. Su un quadernetto scritto in cinese rinvenuto nella stanza, ancora da tradurre completamente, erano annotate alcune cifre di prestazioni, da 80 a 120 euro. Nella stanza era inoltre presente un letto matrimoniale, che ha fatto supporre che quella potesse essere anche la sua dimora, sebbene l'uomo fosse residente in un'altra zona della città.

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