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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Italia

Boom di farmaci falsi: "1 su 3 non ha principio attivo ma gesso e vernice"

Sequestrate 80mila medicine illegali o contraffatte in una sola settimana di controlli. Ingredienti sbagliati, ma anche alti livelli di impurità e contaminanti. Lo scandalo in Rete, ma non solo

Cresce a vista d'occhio il mercato dei farmaci contraffatti, acquistati soprattutto, ma non solo, sul web. I dati dei sequestri di farmaci contraffatti delineano un quadro allarmante: nel corso di una operazione di controllo (PANGEA IX), cui hanno aderito 103 paesi nel 2016, sono state sequestrate a livello mondiale oltre 12 milioni di unità di farmaco illegali o contraffatti. Solo in Italia i sequestri hanno interessato circa 80.000 unità in una sola settimana di controlli.

Di fronte ad un mercato 'sommerso' e difficilmente quantificabile, i medicinali contraffatti, in un caso su tre non contengono alcun principio attivo il 20% ne contiene quantità non corrette, mentre addirittura nel 21,4% dei casi è composto da ingredienti sbagliati, il 15,6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, l'8,5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti.  Il dato è emerso in occasione del convegno "Contraffazione, un virus da estirpare", promosso da Federfarma Servizi con il supporto di AIFA e Carabinieri NAS.

"I farmaci contraffatti o falsificati costituiscono un grave rischio per la salute pubblica - sottolinea Domenico Di Giorgio, direttore dell'Ufficio Qualità Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell'AIFA. L'offerta illegale è varia e comprende prodotti senza ingredienti attivi, con principi attivi diversi da quanto dichiarato e, in alcuni casi, addirittura sostanze tossiche".

"Nella maggior parte dei casi il farmaco contiene qualcosa che consente di imitare almeno in parte gli effetti del prodotto originale, così che il consumatore non si accorga immediatamente della falsificazione. In nessun modo è possibile certificare la qualità dei farmaci venduti illegalmente da siti web non autorizzati poichè si tratta di prodotti rispetto ai quali non è possibile stabilire da dove provengano, come siano stati fabbricati e cosa contengano realmente. Le analisi di laboratorio cui sono stati sottoposti alcuni farmaci sequestrati hanno rilevato per esempio la presenza di gesso e vernice stradale".

Da una indagine dall'Agenzia Italiana del Farmaco in collaborazione con l'Università "La Sapienza" di Roma su un campione di mille internauti, è emerso che oltre il 41% degli utenti valuta positivamente l'acquisto di farmaci online ed il 43,4% ritiene il web una fonte molto sicura cui rivolgersi per comprare medicinali. 

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"Purtroppo la consapevolezza dei rischi che si corrono acquistando medicinali sul web è ancora scarsa, per questo abbiamo promosso un progetto di sensibilizzazione rivolto ai cittadini - spiega Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, l'Associazione Nazionale delle aziende di distribuzione intermedia di proprieta' dei Titolari di Farmacie. Oggi esiste un 'bollino' del Ministero della Salute che autorizza alla vendita di medicinali da banco sul web: l'elenco delle farmacie online approvate e' consultabile e il bollino le rende facilmente identificabili, ma nonostante questo un'indagine condotta sugli utenti delle nostre farmacie ha dimostrato che un italiano su quattro si fida ad acquistare in rete anche se sul sito c'e' solo la parola 'farmacia' o la tipica croce.

"I prodotti acquistati tramite canali illegali sono molto pericolosi per la salute, perche' vengono preparati in siti di produzione non sottoposti ad alcun controllo: i farmaci analizzati a seguito di sequestri mostrano sempre anomalie e alterazioni che ne compromettono l'efficacia ma soprattutto la sicurezza d'uso. Al contrario la filiera tradizionale, con il farmaco che viaggia dal produttore tramite il distributore e la farmacia e arriva nelle mani del cittadino, e' sottoposta a tali controlli da parte delle diverse autorita' competenti che, alla fine, la percentuale dei farmaci contraffatti risulta praticamente nulla". 

Quali sono i farmaci più contraffatti

I farmaci più spesso coinvolti nella contraffazione e nella vendita web sono quelli contro la disfunzione erettile, seguiti dai medicinali per dimagrire e dagli anabolizzanti; molto frequente anche l'acquisto di integratori e vitamine, altrettanto pericolosi perchè possono contenere composti o mix di sostanze con effetti potenzialmente tossici. 

Viagra e simili, tuttavia, restano i "principi" delle vendite online, come spiega Vincenzo Mirone, segretario SIU:  "La forte domanda di questi prodotti in canali di vendita alternativi alla farmacia nasce in parte dall'imbarazzo dei pazienti con disfunzione erettile, in parte dalla voglia di sperimentare pillole che si pensa possano migliorare le prestazioni sessuali: molti acquisti sul web vengono fatti da giovani che spesso poi prendono la pillola assieme a droghe o alcol, aumentando esponenzialmente la probabilità di danni collaterali gravi.

Attenzione agli acquisti nei sexy shop

Le indagini hanno portato a scoprire che spesso questi negozi acquistano sul web le imitazioni di Viagra e simili che poi rivendono ai clienti, in genere come integratori o "medicine naturali" dagli effetti miracolosi sulla potenza sessuale per sfuggire alle regole, che non consentono ovviamente la vendita di farmaci nei sexy shop". 

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