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Giovedì, 25 Aprile 2024
SENTENZE

Fecondazione eterologa, cade il divieto: "E' incostituzionale"

La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta

ROMA - Per la Consulta il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale.

La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l'illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. L'udienza pubblica della Consulta chiamata a decidere sulla legittimità costituzionale della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita è durata un'ora e venti minuti. La parte della legge su cui la Consulta si è pronunciata è quella che prevede il divieto di fecondazione eterologa, dunque con gameti esterni alla coppia.

LE CAUSE DI TRE COPPIE - Nell'udienza sono intervenuti  gli avvocati delle coppie con problemi di sterilità e l'avvocato dello Stato, Gabriella Palmieri. Le questioni sulla legge 40 sono state sollevate dai tribunali di Milano, Firenze e Catania, che hanno in carico le cause di tre coppie che non possono avere figli e si sono viste negare l'eterologa. Le ordinanze dei tre tribunali rimesse, circa un anno fa, alla Corte Costituzionale, pongono l'accento sul diritto a essere genitori, a essere famiglia, e prospettano la violazione di numerosi articoli della Costituzione. Per l'avvocato Marilisa D'Amico, legale di una delle coppie che si sono rivolte ai giudici, il divieto di fecondazione eterologa produce una "discriminazione totale e assoluta tra due categorie di coppie che si trovano nella stessa situazione dal punto di vista medico": quelle che possono avere accesso alla fecondazione omologa e quelle che dovrebbero ricorrere a un donatore esterno ma incontrano il divieto previsto dalla legge 40.

VIAGGI ALL'ESTERO PER LA FECONDAZIONE - Durante l'udienza, i legali a favore dell'abolizione del divieto di fecondazione eterologa hanno posto l'accento anche sul fenomeno dei viaggi all'estero legati alla fecondazione. Sono circa 4mila le coppie che ogni anno si rivolgono a strutture mediche fuori dall'Italia. "Il 63% delle coppie che in Spagna ricorre all'eterologa è rappresentato da coppie italiane", ha specificato l'avvocato Maria Paola Costantini, che ha sostenuto le ragioni a favore dell'abolizione del divieto di fecondazione eterologa per conto dell'Unità di Medicina della riproduzione. L'avvocato dello Stato, Gabriella Palmieri, ha sostenuto invece che la fecondazione eterologa "rientra tra le materie di competenza del legislatore", e una bocciatura da parte della Corte Costituzionale "creerebbe un vuoto legislativo".  

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