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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

"I figli sono un diritto di tutti"

Sì alla fecondazione eterologa, ecco le motivazioni della Corte Costituzionale: "Il divieto previsto dalla legge 40 è una lesione della libertà fondamentale della coppia e crea disparità economica"

ROMA - Il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale: la Consulta, con una sentenza storica, il nove aprile scorso aveva dichiarato l'illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. E ieri la Corte Costituzionale ha diffuso le motivazioni di quella sentenza, attesissime dalle coppie sterili che per avere un figlio vorrebbero ricorrere ai gameti di un donatore.

Le disposizioni della Corte, dopo il deposito e la pubblicazione delle motivazioni, diventano esecutive. Molte coppie sterili - si legge nelle motivazioni - non potendo fare l'eterologa in Italia, si sono rivolte all'estero e questo produce "un ingiustificato trattamento in base alla capacità economica". Il divieto assoluto di praticare la fecondazione eterologa rappresentava "una lesione della libertà fondamentale della coppia destinataria della legge 40 di formare una famiglia con dei figli, senza che la sua assolutezza sia giustificata dalle esigenze di tutela del nato".

La scelta delle coppie assolutamente sterili "di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli - si legge ancora nella sentenza - costituisce espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi", riconducibile ai principi dettati dalla Costituzione. "Le limitazioni di tale libertà, ed in particolare un divieto assoluto imposto al suo esercizio, devono essere ragionevolmente e congruamente giustificate dall’impossibilità di tutelare interessi di pari rango", rileva la Consulta e dunque, "la determinazione di avere o meno un figlio, anche per la coppia assolutamente sterile o infertile, concernendo la sfera più intima ed intangibile della persona umana, non può che essere incoercibile, qualora non vulneri altri valori costituzionali".

EFFETTI IMMEDIATI - Con la caduta del divieto di fecondazione eterologa non si è creato alcun vuoto normativo, ha infatti precisato la Consulta. Esistono già tutte le norme applicabili per praticare questa tecnica in Italia, perché tutte le regole previste per la fecondazione omologa sono applicabili anche alla fecondazione di tipo eterologo. E' questa una delle motivazioni che hanno portato la Corte costituzionale a emettere la sentenza . "Già da domani sarà possibile ricorrervi", spiega Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni.

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