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Giovedì, 25 Aprile 2024
Violenza di genere

Emergenza femminicidi: nel 2022 uccise 104 donne, 52 dal compagno o dall'ex

I dati del ministero dell'Interno aggiornati al 20 novembre. Il ministro Piantedosi: "La grande sfida poi è quella di proteggere le vittime nel percorso di denuncia, di sostegno psicologico e del supporto anche economico"

Marta, Paola, Anastasia sono tre donne dalle storie molto diverse: la prima vive a Roma anche se è di origine colombiana e si prostituisce per guadagnare e provvedere alla figlia 18enne; la seconda ha 55 anni e vive in provincia di Salerno col marito e i due figli, la terza è ucraina ed è arrivata in Italia col marito e il figlioletto per scappare dalla guerra in Ucraina. Tutte hanno in comune un destino tragico: sono state uccise da uomini. Sono solo le ultime tre vittime di un fenomeno che non accenna a scomparire: la violenza di genere. Sono 104 le donne uccise in Italia dall'inizio dell'anno. Il dato è pubblicato dal Viminale e arriva dal Servizio analisi criminale che analizza i dati interforze acquisiti dalla banca dati delle forze di polizia.

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Dal 1°gennaio al 20 novembre 2022 sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare o affettivo. Di loro, 52 sono state uccise dal partner o dall'ex. 

femminicidi 2022 uccise da ex

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, c'è un lieve aumento degli omicidi che da 268 passano a 273 (+2%), mentre diminuisce il numero delle vittime di genere femminile, che da 109 diventano 104 (-5%).omicidi 2022 fino 20 novembre

Il numero di donne uccise resta, nonostante la lieve flessione, drammaticamente alto. Si delinea l'esigenza di lavorare sul fattore culturale, sulla percezione del problema violenza di genere, ma anche del supporto a quelle donne che denunciano. "Ci sono già stati importanti risultati segnati, penso alla legge 69/19 che introdusse nuovi reati e nuove aggravanti. Ma il quadro normativo può essere ancora migliorato. Farò ogni ragionamento futuro. Penso ad esempio al rafforzamento delle misure volte a prevenire i crimini contro il genere femminile. La grande sfida poi è quella di proteggere le vittime nel percorso di denuncia, di sostegno psicologico e del supporto anche economico. Sottolineo l'importanza degli indennizzi", ha detto il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, in occasione del convegno in Campidoglio, a Roma, "Il pregiudizio e la violenza contro le donne". "I crimini contro le donne - ha aggiunto il ministro - sono un fenomeno gravissimo e odioso che scuote le nostre coscienze. La piu vergognosa violazione dei diritti umani".

L'importanza dell'ascolto verso le donne vittime di violenza è centrale anche per il capo della polizia Lamberto Giannini "Molta strada è stata fatta - ha sottolineato - ci sono norme sempre più efficaci, misure di prevenzione ma è importante continuare a studiare e a parlare di questo fenomeno. È fondamentale "essere accoglienti" con le vittime e bisogna fornire "ogni tipo di supporto affinché abbiano la forza di denunciare: non c'è nulla di cui vergognarsi, quando si subisce violenza si è vittima".

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Meloni "Rifinanzieremo i centri antiviolenza e le case rifugio"

L'impegno a rifinanziare i centri antiviolenza è arrivato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

"Questo Governo è e sarà sempre in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio. C'è molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d'azione: prevenzione, protezione, certezza della pena", ha detto in un videomessaggio all'evento "Non più sole - La drammatica attualità della violenza contro le donne" alla Camera in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

"Questo esecutivo rifinanzierà i centri antiviolenza e le case rifugio - ha assicurato Meloni -; ci impegneremo per attuare la legge 53 del 2022 sulla raccolta dei dati statistici sulla violenza contro le donne, che ancora necessita dei decreti attuativi e di attività tecniche. È fondamentale un quadro quanto più dettagliato possibile per costruire politiche efficaci di prevenzione e contrasto, risolvendo le criticità, monitorando il fenomeno e stimando anche la parte sommersa dei diversi tipi di violenza. Faciliteremo l'adozione di protocolli e migliori pratiche nei tribunali per un'applicazione sempre più efficace della norma sul 'codice rosso'".

"Lavoreremo - ha proseguito la premier - per garantire la certezza della pena, per potenziare le misure di protezione delle vittime e rafforzare il ricorso allo strumento dei braccialetti elettronici, che spesso non vengono applicati perché semplicemente non ce ne sono. Investiremo sulla formazione degli operatori - forze dell'ordine, magistrati, avvocati, medici, assistenti sociali, docenti e personale sanitario - e sulla cooperazione tra le diverse figure professionali per trovare le soluzioni più adeguate al singolo caso concreto e gli interventi più efficaci per proteggere gli eventuali minori coinvolti. Ci impegneremo in apposite campagne di sensibilizzazione e informazione per far conoscere alle donne gli strumenti di assistenza ai quali possono rivolgersi - spiega ancora Meloni -: dai centri antiviolenza e dalle case rifugio al numero verde 1522. Così come intendiamo rafforzare il Piano anti-tratta per un'azione più incisiva a difesa e protezione delle vittime".

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