L'Italia non è un paese per startupper: "Troppa burocrazia e ritardo culturale"
Fernando Diana, Ceo di Citynews, è intervenuto sul palco del "Premio Angi"
"Startupper sono la linfa vitale reale dell’innovazione del Paese. Le reali e grandi innovazioni, difficilmente nasce all’interno delle grandi aziende. Oggi già vedo Citynews, con tanti dipendenti e persone, quanto si appesantisce ed è difficile fare innovazione". Lo ha detto Fernando Diana, Ceo di Citynews, prima di premiare uno dei tantissimo innovatori italiani arrivati all’Ara Pacem di Roma per il "Premio Angi", la kermesse nazionale dell’Associazione nazionale giovani innovatori italiani.
"Negli Stati Uniti ad esempio si fanno tante operazioni M&A (Mergers and Acquisitions ), - ha proseguito Diana - acquisendo start up particolarmente interessanti e innovative da parte delle corporate perché stai acquistando innovazione. Il tema è creare un ambiente favorevole, la burocrazia italiana non aiuta, la competitività internazionale è forte, qui in Italia con il limite delle lingue e quello culturale, sarà sempre più dura. Dobbiamo aiutare gli Startupper come sistema Paese".