rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bologna

La cocaina, le orge, i video, le minorenni: i festini di Bologna svelati da una mamma

Gli incontri sessuali nella villa di un imprenditore e in hotel di lusso. La denuncia della madre di una 17enne. I filmati fatti circolare e i soldi presi "per farsi le unghie"

C'è la storia di una mamma dietro la brutta storia di orge, minorenni e festini di Bologna che ha coinvolto otto professionisti tra cui Luca Cavazza, ex candidato della Lega alle regionali oggi indagato per prostituzione minorile. Ci sono gli appuntamenti «una volta a settimana a Villa inferno» e gli incontri occasionali a casa di uno o dell’altro. L’inchiesta è partita quando una madre ha visto rincasare la figlia 17enne «completamente devastata». Quel giorno, dice, «le ho preso il telefono e lei ha dato di matto».

Festini nella villa di un imprenditore e in hotel di lusso. La denuncia della madre di una 17enne

Perché nel suo cellulare c'erano filmati che raccontavano le serate e le nottate in una villa, dove, racconta Repubblica, una sera arrivando la 17enne ha trovato «almeno 10 tra ragazze e uomini che pippano». Negli incontri la cocaina «la portavano tutti», ha detto una delle maggiorenni che hanno confermato il racconto della 17enne. C’era la droga e giravano i soldi. Spiega infatti la vittima: «Una volta che mi hanno dato dei soldi li ho usati per farmi le unghie, altre volte compravo la coca». In alcune occasioni si sono fatti dei video e delle foto. Ai carabinieri ha detto che poi venivano postate su un sito porno. Ci sono le immagini, scirve il gip «di un uomo e una donna che sniffato la cocaina sul fondoschiena della minorenne». 

Otto in tutto gli indagati, tutti imprenditori e professionisti: tutti avrebbero avuto rapporti sessuali con una ragazzina minorenne all’epoca dei fatti, soggiogata da una forte dipendenza da cocaina. La tenuta con sauna sui colli dell’imprenditore edile Davide Bacci è la location di questa vicenda in cui scorrono fiumi di cocaina. Gli uomini, compreso un avvocato, la mettevano a disposizione per comprarsi le squillo, le ragazze, spesso poco più che ragazzine, la cercavano fino a vendersi e a vendere anche una minorenne pur di averla. Tutti avrebbero approfittato «del forte stato di dipendenza da cocaina maturato dalla minore», scrivono gli inquirenti.

Le indagini sono partite lo scorso febbraio. L'unico ad andare in carcere è Davide Bacci, 49 anni, imprenditore edile bolognese cui è riconducibile la villa. "A casa sua - racconta la minore sentita dagli investigatori - ho appreso che spesso si svolgono incontri per consumare cocaina e fare sesso tanto da essere conosciuta come 'Villa Inferno'. Così mi aveva detto proprio Luca Cavazza quando mi aveva convinto a seguirlo". Ai domiciliari è finito lo stesso Cavazza, bolognese, agente immobiliare molto conosciuto nell'ambiente del tifo della Virtus pallacanestro e candidato leghista in sostegno di Lucia Borgonzoni alle ultime regionali (anche se il coordinatore emiliano del Carroccio ha precisato che non è mai stato iscritto al partito). E poi il 47enne Fabrizio Cresi, di Cesena.

La cocaina, le orge, le minorenni: i festini di Bologna svelati da una mamma

Per altri 4 indagati, tra i quali l'avvocato coinvolto, la misura emessa è l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per il Gip Letizio Magliaro "Cavazza aveva il compito, e lo svolgeva continuamente, di individuare giovani donne da avviare alla prostituzione, ovvero da condurre nei luoghi ove tale attività di prostituzione si consumava, in cambio di cocaina. Tale attività veniva compiuta con modalità quasi professionale da parte del Cavazza", scrive nell'ordinanza il giudice. "Arrivati a casa di Bacci, io avevo già appreso da Cavazza che ci saremo fatti una 'fattanza' - spiega ancora la 17enne nei verbali agli atti - cioè Bacci ci avrebbe dato della coca. Infatti a casa di Bacci io ho visto che c'erano una decina di persone tra ragazzi e ragazze che stavano pippando".

La minore racconta che una volta è rimasta tre giorni nell'appartamento di uno degli indagati, ora sottoposto all'obbligo di firma (che la convinse anche a presentargli una sua ex compagna di scuola, "alla quale comprò della droga"). In questo caso, dopo aver consumato cocaina, dice di "essersi prestata a fare giochi sessuali" con un'altra donna, una 35enne, per "il piacere visivo" dell'uomo che era con loro. "In quei tre giorni - specifica a verbale - non ho mai avuto rapporti sessuali con lui". A maggio, sentita nuovamente dai carabinieri, la ragazzina racconta di un episodio nella villa dove ha un rapporto sessuale con una ragazza di circa 29 anni. "Ad un certo punto - dice - Bacci seguito da alcuni amici si è avvicinato alla stanza e ricordo ha cominciato a filmarci". La diciassettenne spiega inoltre di aver in seguito "rallentato" i rapporti con l'uomo perché lui aveva fatto "circolare il video" e aggiunge che "Bacci non mi ha mai dato completamente dei soldi per l'attività sessuale, ma ricordo di aver ricevuto da lui una somma di denaro a gennaio 2020, soldi che mi servivano per fare le unghie delle mani".

La Stampa racconta che una delle ragazze si è «prestata a fare giochi sessuali» con un’altra donna «per il piacere visivo» dell’uomo che era con loro.

La stessa scena si ripete a Villa inferno, «con una ragazza di 29 anni»: «Ad un certo punto Bacci, seguito da alcuni amici, si è avvicinato alla stanza e ha cominciato a filmarci». Il video, aggiunge la ragazza, è anche «stato fatto circolare».

Da Bibbiano all'indagine per prostituzione minorile: chi è Luca Cavazza, l'ex candidato della Lega oggi indagato

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La cocaina, le orge, i video, le minorenni: i festini di Bologna svelati da una mamma

Today è in caricamento