Alcune decine di cassintegrati della Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli) hanno bloccato per ore un incrocio adiacente la villa comunale di Pomigliano, creando disagi per gli automobilisti diretti al casello autostradale della A16 ed agli svincoli che portano all'asse mediano ed alla strada statale 162.

Nel corso della manifestazione si sono anche registrati momenti di tensione. Il gruppo di cassintegrati si era riunito in piazza Primavera per manifestare contro la mancata assunzione di tutti i lavoratori Fiat nella Newco.

Alla manifestazione, organizzata dalla Fiom si sono uniti una ventina di iscritti allo Slai Cobas, muniti di bandiere, che hanno invitato i lavoratori a chiedere assemblee in fabbrica, e ad unirsi tutti per coinvolgere anche chi è già stato assunto nella new company.

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ALLARME CIG. Dopo lo stop di due settimane di fine settembre ed inizio ottobre, la Fiat potrebbe chiedere cassa integrazione per la newco di Pomigliano d'Arco anche per novembre. E' quanto afferma Vittorio Granillo, del coordinamento nazionale dello Slai Cobas, il quale annuncia che una delle società interne ha già chiesto cassa integrazione per 13 settimane, a partire dal 26 settembre a causa dei ridotti volumi di produzione comunicati da Fiat per settembre, ottobre e novembre.

"La Novafero Srl - spiega Granillo - che gestisce la movimentazione delle vetture nel piazzale dello stabilimento, ha chiesto cig ordinaria fino ad un massimo di 59 lavoratori che terminerebbe il 21 dicembre 2012". La comunicazione di cassa integrazione è dello scorso 28 agosto.

"Anche per i lavoratori della newco - denuncia il sindacalista - si preannuncia un periodo difficile. E crediamo che una nuova cig sarà comunicata anche a dicembre. La Panda, e lo diciamo ormai da tanto tempo, è un modello obsoleto, e soprattutto non servirà per far rientrare tutti gli operai ancora cassaintegrati del gruppo Fiat e non basterà per i duemila già assunti nella newco''.