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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Riina junior, revocata la libertà vigilata: andrà in una casa lavoro

La decisione del tribunale di sorveglianza di Padova, dove il figlio del padrino vive e lavora. Negli ultimi mesi, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto contatti con spacciatori di droga, violando i limiti a lui imposti

Giuseppe Salvatore Riina, figlio terzogenito del boss di Cosa Nostra Totò Riina recentemente scomparso, non può più beneficiare della libertà vigilata, revocatagli dal tribunale di sorveglianza di Padova. Il giudice Linda Arata ha anche imposto al figlio del padrino un anno di colonia di lavoro.

Come riporta PalermoToday, sono state accolte in parte le richieste della Procura di Padova, che aveva sollecitato una misura di tre anni dopo l'inchiesta avviata dalla Direzione distrettuale antimafia che aveva portato alla luce i contatti che Riina jr avrebbe avuto negli ultimi mesi con alcuni spacciatori di droga, già noti alle forze dell'ordine, violando di fatto i limiti della libertà vigilata.

Condannato per associazione mafiosa a otto anni e dieci mesi, sei anni fa Riina jr si è trasferito a Padova, dove lavora in una comunità che aiuta le persone in difficoltà in regime di sorveglianza speciale. Da qui i limiti ben precisi: non può frequentare pregiudicati, non può uscire e vedere nessuno di notte (dalle 10 di sera alle 7 del mattino) e non può varcare i confini della città di Padova (nei giorni scorsi gli è stato concesso un permesso per partecipare al funerale del padre a Corleone, ndr). La squadra mobile di Venezia lo ha tenuto sotto controllo, seguendone gli spostamenti dal settembre del 2016 al giugno scorso.
 

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