rotate-mobile
Martedì, 5 Dicembre 2023
La svolta

Filippo Turetta arrestato in Germania. In auto senza benzina e soldi, ecco come è stato preso

Il 22enne di Torreglia è stato individuato in autostrada a circa 150 km da Lipsia: stava cercando di proseguire la sua fuga. I media tedeschi: "Non ha opposto resistenza". Ora dovrà rispondere del delitto della sua ex Giulia Cecchettin

Filippo Turetta, il 22enne indagato per l'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato arrestato in Germania. Il giovane si trovava in auto, fermo nella corsia d'emergenza, quando è stato individuato e catturato. Quando è stato fermato non ha opposto resistenza. Agli agenti della polizia stradale tedesca che lo hanno fermato è apparso stanco e rassegnato, come se fosse desideroso di consegnarsi. Lo hanno comunicato le autorità tedesche a quelle italiane. L'auto di Turetta era ferma sulla corsia d'emergenza perché, secondo gli agenti, era finita la benzina e il 22enne non aveva soldi per fare nuovamente rifornimento. Il ragazzo dunque non si sarebbe costituito come pure gli era stato chiesto dalla famiglia e come gli aveva suggerito di fare il procuratore di Venezia. Avrebbe invece tentato di proseguire la sua fuga iniziata ormai da più di sette giorni.

Il 22enne di Torreglia, nel Padovano, è stato preso sull'autostrada A9 non lontano da Lipsia, nella bassa Sassonia. Ora si trova in un ufficio della polizia tedesca e sarà trasferito in carcere in attesa della decisione dei giudici sull'estradizione. Turetta era fermo al lato della strada, con le luci spente, mentre la legge tedesca prevede che le luci siano sempre accese. Da qui, secondo il giornale tedesco Bild, sarebbe partita una segnalazione da parte di un altro automobilista, che ha avvertito gli agenti segnalando quello che riteneva essere un pericolo per la circolazion e nell'autostrada 9, nei pressi di Bad Duerrenberg (Sassonia-Anhalt). Quando un'auto di pattuglia ha effettuato il controllo poco dopo le 22, Turetta si è avvicinato agli agenti e si è lasciato arrestare senza opporre resistenza. 

"Con l’arresto si è chiuso un cerchio, ma non conosco i dettagli, né le condizioni di Filippo Turetta". A dirlo è stato Nicola Conforti, comandante provinciale dei carabinieri di Venezia, uscendo dalla villetta della famiglia Cecchettin a Vigonovo. La famiglia di Giulia, ha aggiunto, ha reagito con "grande dignità". 

La fuga di Filippo Turetta e la cattura in Germania

I tempi dell'estradizione di Turetta in Italia

Sarà un giudice tedesco a dover valutare il Mae, ossia il mandato di arresto europeo, e a decidere sulla consegna di Filippo Turetta alle autorità italiane. Il mandato d'arresto europeo, basato sul riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie, semplifica rispetto al passato le operazioni di estradizione. Se Filippo dirà ok al ritorno in Italia la decisione del giudice viene presa entro 10 giorni dalla cattura. In caso contrario, invece, i tempi si allungherebbero, ma non si andrà oltre i due mesi dall'arresto. 

Secondo il vicepremier Antonio Tajani l'arresto è avvenuto "grazie al lavoro di coordinamento tra le nostre forze dell'ordine e quelle tedesche". Tajani ha poi aggiunto che "grazie all'arresto europeo il ragazzo arrestato potrà essere affidato in pochi giorni alle forze dell'ordine e alla giustizia italiana per subire un giusto processo". 

Il 22enne deve rispondere di omicidio. Intanto, secondo quanto trapela dalle prime analisi sul corpo di Giulia, la ragazza era già morta quando è stata gettata nel dirupo. Le coltellate alla testa e al collo sarebbero state diverse e molto profonde.

L'omicidio e la fuga

Dei due ragazzi si erano perse le tracce dalla sera di sabato scorso, 11 novembre, data dell'ultimo avvistamento: erano stati visti al centro commerciale 'Nave de vero' di Marghera, e poi in un parcheggio di Vigonovo, a poca distanza dall'abitazione della ragazza, dove tra i due c'era stato un litigio. L'ipotesi più plausibile è che il delitto sia avvenuto proprio la notte di sabato. In un video girato da una telecamera di videosorveglianza a Fossò si vedono i due ragazzi impegnati in una colluttazione durante la quale Giulia viene ferita e perde sangue. Filippo, scrivono gli inquirenti, "poneva in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte colpendola nuovamente al fine di evitare che la stessa fuggisse". Il giovane carica in auto il corpo esanime della ex fidanzata e parte. 

È l'inizio di una rocambolesca fuga, durata sette giorni e ricostruita grazie a immagini girate in diverse parti d'Italia. La Fiat Punto passa a Zero Branco, 43 minuti dopo la mezzanotte tra sabato e domenica. Seguendo una strada secondaria l'auto scende a Barcis, percorrendo l'arteria lungolago e poi transitando lungo l'intera Valcellina, passando per Claut e Cimolais. Un fermo immagine delle 7.37 riprende la Punto a Palafavera, nella bellunese Val di Zoldo. Ancora un passaggio, nella giornata domenica 12, a Ospitale di Cortina, in provincia di Belluno. 

Per una settimana intera la targa della Grande Punto nera fa il giro di social e televisioni, in un accorato appello globale a segnalare la presenza del mezzo a chiunque lo riconoscesse. L'ultimo frame arriva dall'Austria dove mercoledì scorso, a cinque giorni dalla scomparsa della coppia, il sistema targa-system, quello cioè di riconoscimento e controllo delle targhe, fotografa il passaggio della Grande Punto. Ora la notizia della cattura, avvenuta in Germania. 

Il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin

Il corpo di Giulia Cecchettin è stato trovato sabato intorno alle 11.30 in un fitto bosco da una squadra della protezione civile, in una zona impervia che si trova circa 50 metri al di sotto della strada tra Piancavallo e Barcis (Pordenone).

Sul corpo c'erano varie contusioni - probabilmente dovute alla caduta - e segni di coltellate: alle braccia e alle mani - segno che ha lottato per difendersi - ma anche sul collo e sulla testa. Bisognerà attendere l'autopsia, in programma la prossima settimana, per avere le risposte che mancano. Solo allora si potrà sapere con certezza quando è avvenuto il decesso della ragazza. Come detto però dai primi riscontri sembra accertato che quando è stata gettata nella scarpata Giulia non era più in vita. 

Continua a leggere su Today...

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Filippo Turetta arrestato in Germania. In auto senza benzina e soldi, ecco come è stato preso

Today è in caricamento