La fine del mondo è oggi

Occhi puntati sugli antipodi: per la "fine del mondo" ovviamente l'attenzione si è concentrata su dove il 21 dicembre 2012 è iniziato prima, ovvero in Nuova Zelanda e Australia.
In Australia, dove il sole è già sorto da tante ore, apparentemento non è cambiato nulla rispetto a ieri.
"Sì, siamo tutti vivi!", ha scritto, tra il serio e il faceto, l'Agenzia per il turismo nazionale australiano sulla sua pagina Facebook, che nell'immediata vigilia "dell'Apocalisse" aveva fatto registrare un boom di contatti,con tantissimi messaggi pieni di preoccupazione, come "ci sono sopravvissuti alla fine del mondo?".

Per ora non c'è stata, come ampiamente prevedibile, alcuna calamità naturale, nessun attacco dagli extraterrestri ne tantomeno alcun asteroide si è schiantato sulla terra e nessuna malattia endemica si è manifestata.

E però... bisogna aspettare. Perché la cosiddetta profezia Maya, essendo stata formulata nell'America centrale, è attesa alla "prova del fuoco" non appena in Messico e stati vicini sarà terminato il 21 dicembre.
Per ora però l'unica certezza è che i veri discendenti dei Maya si apprestano a celebrare una (più modesta?) fine della grande era di 5.200 anni del calendario Maya.

Psicosi planetaria che svanirà tra poche ore, e nel frattempo la Nasa sta provando a rassicurare tutti: "Il nostro pianeta è in buona salute, dopo oltre quattro miliardi di anni, e ricerche scientifiche credibili assicurano che non c'è alcuna minaccia associata al 2012".