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Mercoledì, 24 Aprile 2024
il raggiro

Finge di essere Keanu Reeves e ruba 20mila euro a un 60enne

L'uomo, vittima della truffa, credeva di essere entrato in contatto con la star di Hollywood con cui aveva iniziato scambiarsi messaggi via chat

Pensava di essere in contatto con il celebre attore Keanu Reeves ma era un raggiro. Così un 60enne di Siena è arrivato a sborsare circa 20mila euro per sbloccare un pacco dono che l'attore canadese gli avrebbe dovuto mandare, compreso un anello con brillanti.

L'uomo, vittima della truffa, credeva di essere entrato in contatto con la star di Hollywood con cui aveva iniziato scambiarsi messaggi via chat. Pensava di aver creato un vero e proprio legame con il protagonista di "Matrix" e "Piccolo Buddha". Da novembre 2020 fino a febbraio 2021, il senese si sarebbe sentito quasi quotidianamente con il presunto attore. Addirittura, i truffatori hanno utilizzato la tecnologia del deepfake per "impersonare" Reeves e farsi vedere dal 60enne.

La procedura per ottenere la sua fiducia è stata lunga. La truffa prende avvio da un dono che il finto-attore annuncia di voler fare al senese. Sarebbe partito un pacco dagli Usa, viene comunicato al senese da un interlocutore che non è stato ancora rintracciato dalla Polizia Postale.

All'uomo viene inviato un link da un'azienda di spedizioni. Il primo bonifico, mille euro, serve per le spese doganali per ritirare il dono. E' solo la prima di una serie di richieste di denaro. Altri mille euro per sbloccare la consegna del pacco, quindi altri 800, poi oltre 3mila, ancora 6mila. Altrettanti vengono sborsati dal 60enne che, complessivamente, nel giro di un mese versa 19.500 euro. Ma il fantomatico pacco dono dell'attore non è mai giunto a destinazione. 

I tentativi di truffa però non si sono fermati qui: il 60enne ha richiesto una prima volta i suoi soldi e gli è stato promesso che sarebbero tornati indietro, bastava aprire un conto corrente e versare ancora denaro per l'autenticazione. Stavolta però la truffa è stata fermata prima che fossero sborsate altre cifre. Alla fine la chat si è interrotta e la vittima del raggiro ha deciso di presentare denuncia.

Il 60enne ha fornito agli investigatori copia delle mail dello spedizioniere, quelle che gli erano state mandate da un presunto avvocato che si sarebbe occupato della pratica per sbloccare l'invio incagliato. E anche la copia delle ricevute dei bonifici fatti. Tutto allegato a una querela contro ignoti. Sul caso indaga la Polizia Postale. Il senese ha contattato la Federconsumatori nella speranza di ottenere i soldi indietro.

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