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Martedì, 23 Aprile 2024
Flaconi "buttati" / Ravenna

Finte vaccinazioni ai no vax per avere il Green pass: medico arrestato

In manette è finito un medico convenzionato con l’Ausl Romagna: è accusato di peculato, falso ideologico e corruzione

La polizia ha arrestato un medico di 64 anni convenzionato con l’Ausl Romagna che, secondo l'accusa, fingeva di somministrare il vaccino anticovid ai pazienti no vax così da permettergli di ottenere ugualmente il Green pass. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 10 novembre, è stato eseguito su ordine della Procura della Repubblica di Ravenna il provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un medico di medicina generale, gravemente indiziato in particolare dei delitti di peculato, falso ideologico e corruzione.

Secondo l’ipotesi accusatoria il sanitario, in qualità di medico vaccinatore, avendo la disponibilità di vaccini antiCovid se ne sarebbe appropriato. In particolare avrebbe ritirato, nei primi giorni di ottobre, 15 flaconi di vaccino “Pfizer-Biontech” (per corrispondenti 90 dosi circa) del sistema sanitario nazionali, dei quali 13 flaconi, anziché utilizzarli per inoculare il vaccino a pazienti che certificava falsamente come vaccinati, rendeva inservibili conservandoli a temperatura ambiente. Inoltre, utilizzando l’applicativo “SoleWeb”, avrebbe inserito false certificazioni anticovid, aggiornando falsamente i relativi certificati vaccinali e inducendo in tal modo in errore il Ministero della Salute che, sulla base di questa certificazione, rilasciava Green Pass ideologicamente falsi.

In particolare, l’indagine era stata avviata dalla Procura di Belluno che aveva accertato come un soggetto lì residente, fermamente contrario alla vaccinazione anticovid, aveva in precedenza condotto la figlia minorenne a Ravenna per sottoporla nello studio medico dell’indagato a una vaccinazione simulata al solo fine di farle ottenere la certificazione verde, ma senza realmente sottoporla ai necessari trattamenti clinici. Questa poi, sottoposta ad esami clinici disposti dal pm, effettivamente non risultava aver sviluppato alcuna protezione anticorpale, ma appariva inserita come soggetto vaccinato con prima dose nel sistema informatico sanitario della regione di residenza.

Nel corso delle indagini sono state ascoltate, in qualità di testimoni, diverse persone presenti nell’elenco dei “vaccinati” con una o due dosi dal medico arrestato, molti dei quali non assistiti dallo stesso, peraltro non solo residenti a Ravenna ma anche provenienti da fuori Regione. La quasi totalità di pazienti che si sono sottoposti volontariamente ad accertamenti clinici, finalizzati a verificare l’effettiva copertura vaccinale, sono risultati negativi, ossia non sottoposti a profilassi vaccinale.

Nella vicenda risultano coinvolte a vario titolo anche altre persone, tra le quali un poliziotto. Martedì è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ravenna il decreto di sequestro preventivo, emesso dall’Autorità giudiziaria, in ordine a 79 Green Pass rilasciati ad altrettanti cittadini, ritenuti ideologicamente falsi. Il provvedimento è stato notificato al Dipartimento della Digitalizzazione del Ministero della Salute e presso il locale Dipartimento di Igiene Pubblica per lo svolgimento di una completa mappatura delle profilassi eseguite dal medico summenzionato.3

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