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Venerdì, 29 Marzo 2024
TRAFFICO AEREO

Fiumicino senza pace: dopo gli incendi il blackout

Niente aria condizionata, monitor dei voli spenti, scale mobili e ascensori bloccati. L'ennesimo grave problema che crea disagi al traffico aereo, ai passeggeri e ai lavoratori dello scalo

Niente aria condizionata, monitor dei voli spenti, scale mobili e ascensori bloccati. Così tra le 11.50 e le 12.10 si presentava l'aeroporto di Fiumicino, nel pieno di quei 20 minuti in cui c'è stato il black-out, causato da un corto circuito presso una cabina dell'alta tensione. Guasto che avrebbe potuto causare altri disagi ma le operazioni della torre di controllo sono però proseguite regolarmente grazie ai gruppi di continuità assoluta di cui il sistema operativo dell’Enav è dotato. Decolli e atterraggi sono stati effettuati anche durante l'interruzione dell'eletticità.

Ma i disagi maggiori li hanno subiti i passeggeri, alcuni ancora in aeroporto in attesa di partire dopo l'incendio doloso che ha distrutto nove ettari di terreno della Pineta Focene. In mattinata, mentre la luce andava via, fuori c'erano ancora in azione gli elicotteri della guardia forestale che spegnevano i piccoli focolai ancora vivi. Una scena quasi già vista: il primo incendio di quest'anno era avvenuto a causa di un corto circuito al terminal 3 il 7 maggio, che aveva bloccato gli arrivi e le partenze per tutta la mattinata. Poco dopo, un guasto di un radar aveva rallentato il traffico aereo. 

OTTENERE I RIMOBORSI - Il tutto tra le proteste di Codacons e lavoratori aeroportuali. Spiega il presidente dell'associazione consumatori Carlo Rienzi: "Migliaia di cittadini in partenza per le vacanze estive non sono riusciti a raggiungere la propria destinazione, perdendo i soldi degli alberghi già pagati, ore di villeggiatura, coincidenze con altri aerei, ecc., e subendo un danno morale e materiale non indifferente. Il rimborso del biglietto e la riprotezione su altri voli non è sufficiente. Per tale motivo abbiamo deciso di offrire assistenza legale a quei passeggeri che, a causa dello stop alle partenze a Fiumicino, abbiano subito un danno specie sul fronte delle vacanze, considerando che proprio in questo periodo si registra il maggior numero di spostamenti per le destinazioni vacanziere”. 

Tutti i cittadini interessati a ottenere un risarcimento danni possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it e riceveranno assistenza dal Codacons per avviare le dovute azioni legali. E anche Federconsumatori ricorda che i passeggeri hanno diritto al rimborso del biglietto o alla riprotezione su un altro volo in tempi rapidi.

Brucia la pineta, caos a Fiumicino

L'INCUBO DI CHI LAVORA - Dall'altra parte ci sono i disagi e i problemi quotidiani che vivono i lavoratori di Fiumicino, costretti già dall'incendio del 7 maggio a lavorare con le mascherine. Il sindacato Usb lavoro privato aveva già prima del secondo incendio denunciato le condizioni dei lavoratori dell'aeroporto: "Bruciori agli occhi e alle vie respiratorie, senso di nausea, capogiri. I lavoratori continuano ad essere costretti a ricorrere alle cure mediche e, pochi giorni fa, uno di loro è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dopo aver perso conoscenza mentre svolgeva il suo lavoro in una delle aree considerate 'sicure'" spiega il sindacato in una nota. 

"Se l'aria è salubre, come mai le mascherine utilizzate dei lavoratori sono spesso sporche di una strana fuliggine nera? La stessa fuliggine che si deposita sulla strumentazione di lavoro e che i lavoratori sono costretti ad utilizzare per 8 ore consecutive? È evidente che, mentre si plaude ad un ritorno alla normalità, per l'aeroporto di Fiumicino la strada sembra ancora lontana dalla reale messa in sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori" si chiede Fabiola Bravi, dell'Usb Lavoro Privato.

INCENDIO NELL'AEROPORTO DI FIUMICINO: LE PRIME IMMAGINI

E a sottolineare come il problema dell'aeroporto non sia solo legato a un'emergenza momentanea, ma sia qualcosa di strutturale, c'è anche Dario Balotta, dell'Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti: "Il crollo di Fiumicino gestito dai privati (Benetton) evidenzia anche che gli extra profitti aeroportuali di questi anni sono finiti solo in minima parte negli investimenti anche se gli azionisti erano gli stessi della compagine dei "capitani coraggiosi" che hanno salvato, a spese dello Stato, l'Alitalia nel 2008. Nel Paese dei 50 scali di cui tanti inutili e sottoutilizzati sorprende che l'unico scalo intercontinentale sia lasciato crollare in questa situazione di degrado". 

Nonostante tutti i disagi, Fiumicino rimane uno dei tre scali più importanti con un ruolo di gate intercontinentale, insieme a Venezia e Milano Malpensa. Tutto confermato dalla commissione Lavori pubblici del Senato ha approvato, alla preseza del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini. Intanto Enac ha convocato Alitalia e gli Accountable Manager di Aeroporti di Roma per il 6 agosto, al fine di verificare la rispondenza delle azioni poste in essere dopo l’incendio di del 29 luglio a quanto previsto dalla normativa vigente e di ribadire obblighi e competenze normativamente individuati a carico delle due figure che sono responsabili, sotto profili ben specificati, sia della sicurezza, sia dell’operatività dell’aeroporto.

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