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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Milano

Le società che truccano i bilanci per rubare i fondi Covid

La GdF sequestra 87mila euro di contributi a fondo perduto. Avevano dichiarato un fatturato completamente falso

La Guardia di Finanza ha sequestrato ieri circa 87mila euro di contributi a fondo perduto conseguiti illecitamente da quattro società di capitali con sedi a Milano, Pozzo d'Adda e Grezzago. I rappresentanti legali delle società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di "indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato".

Le società che truccano i bilanci per rubare i fondi Covid

L'attività eseguita dalla compagnia di Gorgonzola deriva dai riscontri che sta effettuando su tutto il territorio provinciale la Guardia di Finanza milanese in seguito di un'analisi, con le banche dati a disposizione, su persone che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici erogati per l'emergenza da Covid-19, tra cui il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020. Si tratta del cosiddetto "Decreto rilancio", ideato per aiutare gli imprenditori in difficoltà economica per le ripercussioni prodotte dalla pandemia. La norma prevede l'accesso al contributo ai titolari di partita IVA che a causa del lockdown abbiano registrato per il mese di aprile 2020 un ammontare del fatturato inferiore ai due terzi rispetto a quello di aprile 2019. Le società individuate hanno invece dichiarato nella propria richiesta del "fondo pubblico" un livello di fatturato riferito ad aprile 2019 completamente falso perché l'attività d'impresa è risultata avviata solo nel maggio del 2019.

La Procura milanese ha disposto l'esecuzione di un sequestro preventivo d'urgenza finalizzato al recupero delle somme indebitamente conseguite, pari a circa 87mila euro. Il Corriere Milano scrive che le società avevano dichiarato, sempre per l’aprile 2019, un giro d’affari che s’aggirava per ognuna tra i 100 e i 200 mila euro, fatturato che scendeva invece vicino allo zero per quanto riguarda il 2020. Gli uomini della compagnia della Finanza di Gorgonzola, guidata dal capitano Giacomo Cucurachi, si sono dunque trovati di fronte a un tentativo di frode lampante, verificabile già dalle semplici visure dell’aziende e sulla data della loro costituzione.

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