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Sabato, 20 Aprile 2024
Inchieste

Scandalo Lega: "Soldi per affitti e carte di credito"

Nuova bufera sul Carroccio: nel mirino le spese al Senato. Parla la segretaria del tesoriere Stiffoni: "Il gruppo pagava l’affitto di Bricolo e una carta di credito. A Calderoli 2.000 euro al mese".

ROMA - Un nuovo terremoto politico-giudiziario scuote la Lega Nord. Stavolta è il gruppo dei senatori del Carroccio al Senato a finire sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Secondo quanto rivelato dal quotidiano La Repubblica, infatti, sarebbe sotto osservazione la gestione poco "trasparente" delle spese dei lumbard a Palazzo Madama.

FONDI PER 15 MILIONI - Si tratta di tre milioni di euro erogati ogni anno dal Senato della Repubblica al gruppo parlamentare della Lega Nord-Padania. Quindici milioni di euro in tutto, ripartiti nei cinque anni della legislatura appena conclusa. Nel mirino i senatori Calderoli, Bodega e Bricolo e la gestione poco accurata dei fondi al Carroccio, tra cui anche presunti assegni girati a collaboratori per finalità non chiare. La segretaria del tesoriere, Manuela Maria Privitera, avrebbe rivelato ai pm in un interrogatorio: "Il gruppo pagava l’affitto del senatore Bricolo e una sua carta di credito. Al senatore Calderoli venivano dati 2.000 euro al mese. Dal dicembre 2011 li ritirava in contanti".  

APERTA UN'INCHIESTA - Ma ci sarebbe anche il pagamento dell’affitto al capogruppo (1.250 euro) e la copertura della sua carta di credito; assegni girati a collaboratori per finalità non del tutto trasparenti. Quindi il quotidiano diretto da Ezio Mauro annuncia che la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’inchiesta, curata dal sostituto procuratore Roberto Felici. Inchiesta che sarebbe ancora alle battute iniziali: gli inquirenti sono in fase di riscontro, ma sembra che l'indagine stia procedendo piuttosto spedita.  

LA GOLA PROFONDA - A fare rivelazioni "assai documentate", racconta Carmelo Lopapa sul quotidiano, è la segretaria del tesoriere del gruppo (il senatore Piergiorgio Stiffoni), Manuela Maria Privitera. Nata nel ’67 a Londra, è tra i pochissimi ad avere gestione piena e diretta dei milioni di euro di fondi pubblici nelle disponibilità del gruppo a Palazzo Madama. "Emerge un quadro senza precedenti dalla sua deposizione resa il 27 novembre scorso in Procura e dal memoriale che la stessa segretaria consegna ai pm, con tanto di allegati e ricevute", si legge su La Repubblica. Il quotidiano pubblica anche la foto del verbale della deposizione di Privitera.

LA SMENTITA DI BRICOLO - In merito alle notizie apparse oggi su Repubblica il capogruppo Federico Bricolo ha affermato in una nota che "si tratta di accuse false e prive di ogni fondamento alimentate dalla ex collaboratrice infedele". "Tutti i resoconti della gestione del gruppo Senato - ha aggiunto - sono stati regolarmente revisionati da una società terza ed esibiti in perfetta trasparenza anche alla Procura di Roma, non è emersa alcuna irregolarità che ci riguarda. Le notizie pubblicate oggi riprendono una vicenda nota, scaturita da una denuncia per appropriazione indebita promossa dal Segretario Maroni e dal presidente del Gruppo Sen. Bricolo, a seguito della quale la segretaria del gruppo al Senato é stata licenziata per gravi violazioni disciplinari. La stessa ex lavoratrice ha impugnato il licenziamento e il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso riconoscendo la legittimità dell'allontanamento perché fondato su gravi motivi, tra cui i fatti di rilievo penale". "In questa chiave di ritorsione e malessere - ha concluso Bricolo - vanno lette e ridimensionate le rivelazioni false e prive di ogni fondamento della ex collaboratrice infedele che dovrà restituire al Gruppo i soldi che ha sottratto e per cui la Lega Nord, fino a prova contraria, è parte offesa. Ogni diversa interpretazione è contraria ai fatti e se non altro strumentale".

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