Fotografava le donne sotto la gonna: assolto dal giudice
La decisione del Tribunale: non è violazione della privacy perché "le vittime sono irriconoscibili e ignare"
Era finito a processo per avere fotografato qualcosa come 5 mila donne sotto la gonna, senza che nessuna di loro se ne accorgesse. Ed è proprio per questo dettaglio, riferisce il Corriere della Sera, che il gup di Milano Luigi Gargiulo lo ha assolto, valutando che non si è trattato né di violazione della privacy né di violenza privata.
Le fotografie non sono infatti riconoscibili e le donne in questione non si sono accorte di nulla.
Dunque non c'è privacy che tenga, e anche la mancata "percezione di essere state riprese" rende impossibile pensare che sia stata violata la libertà psichica delle donne.
L'uomo - una guardia giurata - era stato scoperto ad agosto 2013 in stazione centrale. Per fotografare le gonne aveva ideato un meccanismo alquanto ingegnoso: una macchina fotografica nascosta in un tubo di cartone. Il gup lo ha comunque condannato (a due anni e dieci mesi) perché in casa gli avevano trovato munizioni detenute illegalmente e immagini pedo-pornografiche. (Da MilanoToday)