Teramo, la collina crolla un metro al giorno e spazza via le case: "Come un terremoto"
A Ponzano di Civitella del Tronto la frana, iniziata lo scorso 13 febbraio, continua ad avanzare: molte le case destinate a crollare mentre il terreno scivola inesorabilmente verso valle trascinando via un intero paese
CIVITELLA DEL TRONTO (Teramo) - Trentatrè abitazioni evacuate, 98 persone senza più un tetto, un fronte di frana che ha tagliato a metà una collina e sta scivolando a valle alla velocità di un metro al giorno. Sono i numeri del dramma della frazione di Ponzano che assiste impotente all'inesorabile scomparsa di oltre metà dell'abitato: tra i 30 e i 40 ettari di terreno per lo più agricolo e un tratto di strada provinciale chi si muove a partira da una profondità di circa 15-20 metri. Come in un sisma
Una frana antica. "Si tratta di una paleofrana - aveva dichiarato giorni fa il geologo Paolo Marsan della Protezione civile nazionale - che si muove con grande velocità e che al momento non è arrestabile". Le abitazioni posizionate sul fronte del cedimento, stanno piano piano subendo a vista d'occhio i danni simili a quelli di un terremoto: si stanno aprendo, scricchiolano e alcune hanno già visto crollare murature, cortili e recinzioni.
Dopo le forti nevicate con migliaia di persone rimaste senza corrente elettrica, un nuovo dramma per questa zona del Centro Italia. Non c'è certezza sul futuro delle abitazioni, molte delle quali sono destinate a breve a crollare. In zona si comincia parlare di delocalizzazione ma il sindaco di Civitella del Tronto, Cristina Di Pietro, insiste negli appelli allo Stato affinché si intervenga presto per assistere la popolazione con i sostegni economici.