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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Arezzo

Spara al ladro e lo uccide, l'avvocato: "E' stata legittima difesa, erano armati"

I fatti a Monte San Savino, Arezzo. Fredy Pacini, 57 anni, gommista, dormiva all'interno della sua azienda dopo aver denunciato 38 casi di furto, riusciti o tentati, in pochi mesi. Il legale a Today: "Non è in stato di fermo. Situazione invivibile, il Parlamento trovi una soluzione"

"Sono davvero al limite. Ho subìto 38 tra furti e tentativi di furto negli ultimi tempi. Sono davvero esasperato perché vivo un incubo da quattro anni. Nel 2014 ho subìto sette furti e ho deciso di traslocare. Ho una casa in paese, a Monte San Savino, dove vive il resto della mia famiglia. Ma io vivo praticamente dentro al negozio, per il terrore dei ladri. La mia vita è stata stravolta: non esistono ferie, non ci sono vacanze. Ed è dura tanto per me, quanto per i miei familiari". Fredy Pacini, 57 anni, lo raccontava al nostro collega di ArezzoNotizie otto mesi fa (qui l'articolo di Mattia Cialini).

Anche la notte scorsa l'uomo, titolare dell'omonima rivendita di gomme e di un negozio di biciclette da corsa nella cittadina dell'aretino, dormiva all'interno del suo capannone in Via della Costituzione, dove aveva ricavato uno stanzino con un letto per la paura di nuovi furti. E quando ha sentito il rumore dei vetri della sua officina infranti da una mazza in piena notte, è sceso di corsa dalla sua branda e, pistola alla mano, quando ha intravisto due sagome aggirarsi all'interno del locale, ha sparato. Cinque volte, con un'arma regolarmente detenuta.

Monte San Savino, spara al ladro e lo uccide | Foto Ansa e ArezzoNotizie

Uno dei ladri si è dato alla fuga, l'altro - Vitalie Tonjoc, 29enne moldavo - è stato raggiunto alle gambe da due proiettili: uno all'altezza del ginocchio e l'altro più in alto, sulla coscia: quest'ultimo ha reciso l'arteria femorale. Sul piazzale antistante, a circa cento metri di distanza, l'uomo si è accasciato (forse ha anche battuto la testa) ed è morto. Pacini ha poi chiamato i carabinieri, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118. I tentativi di rianimare il 29enne sono stati vani. La vittima non risulterebbe con precedenti penali. E' stato identificato dai carabinieri, che conducono le indagini, con il passaporto che aveva addosso. Il pm ha disposto una serie di accertamenti diagnostici e scientifici sulla salma, compreso il rilievo delle impronte digitali. Sarà disposta l'autopsia.

Fredy Pacini, l'avvocato: "Erano armati, è legittima difesa"

In attesa di fare chiarezza sulla dinamica, Pacini ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. "Non è in stato di fermo", ci racconta al telefono l'avvocato di Pacini, Alessandra Cheli, che aggiunge: "La dinamica è in corso di accertamento, ma è evidente che si è trattato di legittima difesa. Il mio assistito ha una coscienza sia morale che giuridica a posto, pulita. Ora è costernato per quanto successo". Erano armati? chiediamo al legale. "Sì, erano armati. Sicuramente avevano una grossa mazza o un piccone, usato per infrangere la vetrata dell'azienda. Se avevano anche armi da sparo? Non posso riferire su questo, perché per noi è importante che gli inquirenti facciano il loro lavoro. Attendiamo l'interrogatorio davanti al pm che sarà fatto a breve". Pacini è stato lasciato solo dalle istituzioni? "No, non è stato lasciato solo perché i carabinieri hanno attenzionato da tempo il suo "caso", dopo le denunce dei mesi scorsi. Ma una cosa voglio dirla, non da avvocato ma da cittadino savinese: Monte San Savino negli ultimi tempi è invivibile per questa problematica dei continui furti. E su questo il Parlamento deve trovare una soluzione al più presto". 

"Fredy? Lavoratore onesto, ma esasperato. Tutti qui hanno subito furti, lui più degli altri"

Sul caso è intervenuto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Questo il suo commento su Facebook: "Dopo il decreto sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l'aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. La mia solidarietà al commerciante toscano, derubato 38 volte in pochi mesi: conti su di noi!". "Chi entra in casa altrui accetta le conseguenze, la tutela dell'aggredito deve essere prevalente su quella dell'aggressore", è invece il commento della ministra della Pubblica amminstrazione, Giulia Bongiorno, a Circo Massimo su Radio Capital.

"Capisco lo stato d'animo di Fredy Pacini, a cui va totale solidarietà e vicinanza. Esprimo questi sentimenti umani a lui e alla sua famiglia, per una drammatica vicenda in cui è stato messo a dura prova", ha detto all'AdnKronos il sindaco di Monte San Savino, Margherita Scarpellini, che da tempo era al corrente dei ripetuti raid dei ladri di cui è stato vittima il gommista. "Sono rimasta molto dispiaciuta da questo dramma e posso immaginare come si sentisse e si senta il signor Pacini - ha aggiunto il sindaco -. La nostra comunità è scossa da questa drammatica vicenda e tutti siamo vicini alla famiglia". Il sindaco di Monte San Savino ha aggiunto: "Il signor Pacini era esacerbato e provato da tutta una serie di furti che avevano colpito la sua ditta. Un paio di anni fa siamo andati a trovarlo nella sua azienda e da allora ci siamo attivati come amministrazione comunale facendo quanto era possibile secondo le nostre competenze. La zona artigianale e industriale è ben illuminata e all'ingresso e all'uscita ci sono le telecamere di videosorveglianza. I ripetuti furti sono stato oggetto anche di un tavolo in prefettura sull'ordine e la sicurezza pubblica".

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