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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA

Catania, l'ultimo saluto alla piccola Nicole: "Deve essere una festa"

Funerali per la neonata morta durante il trasporto in ambulanza in Sicilia. Per il ministro Lorenzin alla base della morte della bimba c'è il mancato rispetto delle norme sul trasporto dei neonati

CATANIA - Saranno celebrati oggi pomeriggio alle ore 15.30 a Mascalucia, in provincia di Catania, i funerali della piccola Nicole, la neonata morta durante il trasporto in ambulanza tra Catania e Ragusa.

La mamma Tania posta su Facebook una richiesta: “I funerali della nostra piccola Nicole si svolgeranno alle ore 15.30 nella Chiesa di San Vito a Mascalucia: è desiderio nostro che non portiate fiori ma solo palloncini, che poi faremo volare in cielo insieme alla nostra piccola bambina e niente vestiti neri. Perché per la nostra piccola deve essere una festa. Io e Andrea vi ringraziamo, anticipatamente“. 

Il nonno paterno della bimba, così come aveva fatto alcuni giorni fa, ha auspicato "una partecipazione numerosa di istituzioni e chi vorrà stare vicino alla famiglia". Alcuni familiari di Nicole ieri sono stati ricevuti a Palazzo degli Elefanti dal sindaco di Catania, Enzo Bianco.

LE PAROLE DEL MINISTRO - "La piccola Nicole si sarebbe potuta salvare se fosse stata portata subito al pronto soccorso di un ospedale", che per legge "ha l'obbligo di accogliere un codice rosso al di là della disponibilità di posti letto". Sono le parole dell'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, che ha riferito sul caso della piccola Nicole. Alla base della morte della bimba c'è il mancato rispetto delle norme sul trasporto dei neonati. A dirlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha riferito alla Camera con un question time sulla vicenda della neonata morta durante il trasporto in ambulanza tra Catania e Ragusa. "Catania non ha attuato la norma - ha affermato il ministro - e quindi non c'è il trasporto neonatale come dovrebbe esserci. Se ci fosse stato, io non so quali sono le cause della morte della bambina, ma almeno avremmo fatto tutto quello che si doveva per dare un'assistenza. Non c'è nessuna volontà di fare politica, dobbiamo mettere in fila le cose e risolverle velocemente, perché un fatto come questo si può ripetere". 

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