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Venerdì, 29 Marzo 2024
Parole fra dolore e speranza

La straziante lettera della figlia di una delle vittime del Mottarone: "Faremo la pace in un'altra vita"

Le parole di dolore, ma anche di speranza, sono lasciare al social network. Su Facebook la figlia di una delle persone morte nel disastro della funivia Stresa-Mottarone, si rivolge al padre, Vittorio Zorloni, esternandogli tutto l'amore che provava per lui e un pensiero per il futuro

“Papà, ironia della sorte oggi io ero sul versante opposto della montagna con la mia famiglia, voi avete pensato di andare finalmente a farvi un bel giro in funivia nel primo giorno di sole e libertà e invece le nostre strade si sono divise per sempre”. Comincia così la straziante lettera affidata al social network da parte della figlia di una delle vittime del disastro della funivia Stresa-Mottarone. Lei è Angelica Zorloni e, sul suo profilo Facebook, si rivolge al papà, Vittorio Zorloni, il 55enne della provincia di Varese, morto insieme alla compagna 37enne Elisabetta Persanini e al figlio Mattia di 5 anni. Angelica, fa cenno alle discussioni che, a volte, animavano i confronti fra lei e il padre e scrive così.

Indagine anche per attentato ai trasporti 

“So che da lassù adesso faremo finalmente pace perché, semplicemente, in questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto. Adesso so che capirai ancora meglio che le nostre continue incazzature reciproche derivavano soltanto da tutte le incomprensioni e l'amore che non riuscivamo mai ad incanalare nel modo giusto. Ma comunque papà, ti ho amato tanto e per questo mi facevi così arrabbiare e so che anche tu mi hai amata tanto. Anche se non leggerai mai queste parole c'è una cosa più grande e potente che ci legherà in eterno. E so, papà, che non è stato in questa vita, ma sarà nella prossima in cui sistemeremo tutto e ci riabbracceremo. E tu, piccolo Mattia, oggi diventi un angelo meraviglioso e tanto prezioso accompagnato dalla tua mamma. Vi porto nel cuore come solo le cose belle si possono portare. Alla prossima vita, che adesso possiate ridere tutti e tre di nuovo insieme nella luce più splendente di tutte”.

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