Tragedia del Mottarone, il 30 agosto l'esame della scatola nera
Gli accertamenti sui supporti e le schede informatici che hanno registrato l'attività dell'impianto inizieranno il 30 agosto, come stabilito dalla gip di Verbania
Al via il 3 agosto la perizia sulla funivia del Mottarone. La gip di Verbania, Elena Ceriotti, ha conferito l'incarico ai periti informatici per esaminare la scatola nera della funivia del Mottarone nell'ambito dell'incidente probatorio per far luce sulle cause della costata la vita a 14 persone: l'esame dei supporti e delle schede informatici che hanno registrato l'attività dell'impianto cominceranno il 30 agosto. Gli ingegneri dovranno illustrare in aula gli esiti del loro lavoro il 16 dicembre.
"Tutto procede come deve procedere. Un altro passo importante è stato fatto, andiamo avanti", ha detto la procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi. Riguardo al quesito posto ai periti del gip Elena Criotti, ha spiegato "che è molto articolato e allo stesso tempo molto ampio. Si chiede di accertare tutto quello che può aver contribuito a causare l'evento con una attenzione molto dettagliata sia allo stato dell'impianto, alle due caratteristiche, agli interventi di manutenzione. Inoltre verrà esaminato ogni componente dell'impianto per capire cosa può aver determinato la rottura o strappo e sfilamento della fune".
"La mia vita è cambiata quando ho ricevuto la telefonata dell'incidente, da quel momento mi sono sentito tristissimo e dispiaciutissimo. Ho ripercorso tutto, ripenso a tutto e sono convinto di aver fatto tutto per il meglio", ha detto Enrico Perocchio, direttore d'esercizio della funivia del Mottarone, tra gli indagati per l'incidente, al termine dell'udienza per l'incidente probatorio. "Ho la coscienza pulita, adesso cerco di farmi forza e di andare avanti, non ho rimorsi, penso di avere fatto tutto bene però rispettiamo il lavoro degli inquirenti", ha ribadito. "L'ho già detto, non sapevo di forchettoni punto e basta", ha detto rispondendo ai giornalisti al termine dell'udienza: "Escludo che i forchettoni possano aver stressato la fune".
"Il quesito è molto ampio e quindi sostanzialmente va bene, poi sarà onere dei consulenti del gip insieme a quelli delle parti e del pubblico ministero arrivare a una definizione più dettagliata nel corso delle operazioni ma sostanzialmente va bene", ha affermato l'avvocato Paolo Corti, legale del presidente e dell'ad della Leitner. Quanto alla nomina del collegio peritale, l'avvocato ha aggiunto: "Sono professori universitari tutti e tre, non conosco esattamente le esperienze in ambito funivario che hanno, uno credo senz'altro ha esperienza, ma hanno sicuramente dei curricula di primo profilo".
"Finalmente abbiamo avuto un quesito apertissimo a tutto anche alla storia, alle leggi, alle norme, alla manutenzione e ai motivi di precipitazione", è stato il commento di Marcello Perillo, legale di Gabriele Tadini. "Il collegio dei periti mi sembra di professionisti di altissimo rango - ha aggiunto - l'approccio è molto positivo e finalizzato finalmente a ricercare le motivazioni sul perché è caduta la funivia".
"Quello che è accaduto è un fatto non solo imprevedibile ma per alcuni addirittura impossibile, per questo abbiamo nominato un perito, il professor Chiaia ordinario di Scienze delle costruzioni del Politecnico di Torino, perché vogliamo capire le responsabilità", ha detto l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi legale della nonna materna del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. "Il bambino - ha aggiunto - è seguito dagli psicologi e sta lentamente recuperando".