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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Roma

Furbetti del cartellino: 12 indagati all'Agenzia delle Dogane di Roma

Dodici dipendenti sono finiti sul registro degli indagati per i reati di "truffa aggravata" e "falsa attestazione". Ira del Codacons: “Licenziamento immediato”

Ancora un caso di furbetti del cartellino, stavolta all'Agenzia delle Dogane Roma 1. Sono almeno 12 i dipendenti dell'agenzia indagati per il reato di "truffa aggravata" e "falsa attestazione", emersi al termine dell'indagine portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma - E.U.R. e della Stazione Garbatella. Per le 12 persone sotto accusa è stata emessa dal Tribunale di Roma un'ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giuziaria.

Secondo quanto accertato attraverso l'installazione di un sistema di videoriprese all’interno dell’Ufficio Pubblico e diversi pedinamenti svolti a riscontro dai Carabinieri, i furbetti del cartellino erano soliti giungere sul posto di lavoro per poi abbandonarlo poco dopo senza segnalare l'uscita con l'apposito badge elettronico. In alcuni casi, gli indagati lasciavano l'agenzia cedendo il badge ad un altro collega che ne attestava il termine del servizio in orario successivo.

La pratica, frequente e diffusa, consentiva agli impiegati di svolgere mansioni private e di intrattenersi in esercizi pubblici risultando comunque in servizio e continuando pertanto a percepire il compenso previsto dal contratto di lavoro. Durante i mesi dell'indagine avviata nel settembre del 2016, sono state riscontrate 209 ore di lavoro retribuite e non svolte per un danno nei confronti dell'amministrazione di migliaia di euro.

Ira del Codacons: “Licenziamento immediato”

Se saranno accertati gli illeciti ipotizzati, i furbetti del cartellino scoperti a Roma dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati. Lo afferma il Codacons in un comunicato, chiedendo il licenziamento immediato dei 12 dipendenti assenteisti dell’Agenzia delle Dogane Roma 1 i quali, durante l’orario di lavoro, abbandonavano l’ufficio per  occuparsi di faccende private.

“Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Il danno per i cittadini è duplice: da un lato i servizi resi dall’ente pubblico dove lavoravano i dipendenti infedeli hanno subito un peggioramento a causa dell’assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici, dall’altro vi è un evidente spreco di soldi pubblici, in quanto i furbetti del cartellino hanno percepito stipendi senza lavorare”.

Per tale motivo il Codacons, che si costituirà parte offesa nel procedimento, chiede il licenziamento immediato dei “furbetti del cartellino” dell’Agenzia delle Dogane e l’avvio di azioni di recupero delle retribuzioni percepite negli anni dai dipendenti disonesti, soldi che dovranno rientrare nelle disponibilità della collettività.

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