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Giovedì, 28 Marzo 2024
Furti

Il pungitopo fa gola ai ladri: prezzi alle stelle, raid nei campi e coltivatori depredati

La denuncia di Coldiretti dopo i furti nelle campagne della piana di Lucca dove il ruscus aculeatus viene coltivato. In un'azienda di San Colombano i ladri hanno agito con un tosasiepi elettrico decapitando quasi 200 metri di produzione della pianta ornamentale

Ladri nelle campagne a caccia di "pungitopo" (ruscus aculeatus), pianta ornamentale che in questo periodo ha raggiunto quotazioni decisamente elevate. Nei giorni scorsi, come ha denunciato Coldiretti, bande di ladri sono tornati a colpire nella zona di San Colombano, nel territorio di Capannori (Lucca), dove è concentrata una parte importante della produzione ornamentale a livello provinciale. Questi furti ai danni di produzione di grande valore commerciale sono destinati al mercato nero e alla rivendita su altre piazze.

"Quello dei furti nelle campagne - ha spiegato Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca - non è certo un fenomeno nuovo. La situazione di disagio in cui si trova una fetta crescente della popolazione a causa anche del Covid ha amplificato questi episodi. Le condizioni di isolamento di queste aziende, lontano dalle abitazioni e prive di recinzioni, hanno facilitato il raid. Ma in questo caso non si troviamo di fronte a ladri di polli ma ad una banda organizzata che minuta di tosa siepi elettrico, quindi meno rumorosa, è intrufolata nei terreni di un'azienda agricola nel cuore della campagna con la sola luce della luna a favore decapitando quasi 200 metri di produzione di ruscus. Gli steli sono stati tagliati alla base e probabilmente, così come da ricostruzione, caricati su un mezzo. Oltre al danno immediato, anche un danno legato alla ricrescita di questa particolare pianta molto pregiata e ricercata. Per almeno un paio di anni la produzione di questa parte di terreno sarà annullata".

Crescono i furti ai danni e aziende agricole

Negli ultimi anni si è registrata una crescita preoccupante del fenomeno dei furti ai danni di coltivatori e aziende agricole, come evidenziato dall'ultimo rapporto sui crimini agroalimentari elaborato da Coldiretti e Eurispes. Tutto ciò che è possibile rubare è diventato un bersaglio: trattori, abigeato (furto di bestiame), alberi da frutto appena messi a dimora, razzie di frutta e verdura (dai magazzini, ma anche direttamente dagli alberi), prodotti fitosanitari, attrezzature, carburante e rame.

Non è la prima volta che le coltivazioni di ruscus nella Piana di Lucca finiscono nel mirino dei ladri. Nel 2018, poco prima di Natale, ossia il momento dell'anno in cui il "pungitopo" viene pagato a peso d'oro, era già accaduto. L'andamento climatico ha inciso sulle quotazioni del ruscus che oggi viene venduto ad una media chilo tra gli 8,5 ed i 9,5 euro contro una media di 6,50-7,00 euro. ''L'azienda ha già fatto denuncia - ha detto Elmi - E sta valutando, anche a causa delle particolari condizioni in cui si trova, in una zona isolata, l'impiego di tecnologia per proteggere i terreni da questi fenomeni''. Tutte strategie che non posso fare a meno di un rafforzamento del controllo sul territorio da parte delle forze dell'ordine, in tutti i passaggi della filiera e dalla creazione di una rete di collaborazione fra produttori agricoli e fra questi e le forze dell'ordine.

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