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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Lecce

Tap, la Consulta boccia il ricorso della Regione Puglia: via libera al gasdotto

I giudici hanno definito "inammissibile" il conflitto sollevato dalle autorità regionali contro lo Stato

Resta confermata la validità del provvedimento che ha autorizzato la costruzione del gasdotto Tap. La Corte Costituzionale ha infatti giudicato inammissibile il conflitto sollevato dalla Puglia contro lo Stato in relazione al procedimento di autorizzazione del gasdotto. Secondo i giudici è inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Regione Puglia avverso il comportamento omissivo del Ministro dello Sviluppo economico rispetto alla richiesta della Regione di riesaminare tutti gli atti del procedimento autorizzatorio del gasdotto TAP in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale n. 110/2016.

Come scrive LeccePrima, resta quindi confermata la validità del provvedimento che ha dato il via libera alla costruzione del gasdotto che partendo dalla Turchia, dove si collegherà al Trans Anatolian Pipeline, attraverserà Grecia, Albania e quindi l'Adriatico, per portare gas in Italia.

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Al centro della controversia c'era il procedimento con cui il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato la costruzione dell'opera: la contestazione nasceva dal fatto che per la Regione non era stata intrapresa alcuna trattativa per trovare una soluzione condivisa, in particolare sul punto di approdo della pipeline a San Foca. A favore del Tap, si era espresso nei mesi scorsi anche il Consiglio di Stato.

Sul pronunciamento è intervenuto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il nostro ricorso senza poter entrare nel merito perché ha ritenuto verosimilmente non impugnabile il silenzio del governo sulla nostra richiesta di revoca della autorizzazione unica del gasdotto Tap per mancanza dell’intesa tra Governo e Regione Puglia sin dalla fase di predisposizione del progetto con riferimento proprio alla localizzazione”. “Le omissioni del governo – prosegue Emiliano – in questa incredibile procedura stanno consentendo la realizzazione di un’opera privata, priva dell’intesa tra Stato e Regione sin dalla fase di elaborazione del progetto che la stessa Corte Costituzionale ritiene indispensabile per le ipotesi di costruzione di gasdotti come il Tap”.

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