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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

Il gelato di Grom "non è artigianale"

Dopo la diffida del Codacons la nota catena ha tolto la dicitura "gelato artigianale" sul proprio sito

ROMA - Artigianale? No. E Grom, un must delle gelaterie, ha dovuto togliere dal proprio sito internet la definizione di 'artigianale' in seguito a una diffida del Codacons nei giorni scorsi. Ma i casi di finto gelato artigianale sono molti, più di quanto si possa credere. E questo perché in Italia c'è un 'vulnus' legislativo, nel senso che non esiste, per legge, una distinzione delle varie lavorazioni: artigianale, industriale, semilavorato, ecc. Il confine dunque è labile e c'è chi se ne approfitta a danno dell'ignaro consumatore. La 'battaglia' legale condotta dal Codacons nasce proprio da questa confusione.

IL MOTIVO - Il gelato di Grom, pur essendo un prodotto di alta qualità, realizzato con materie di prima scelta, "non è artigianale per due motivi - spiega all'Adnkronos l'avvocato Enrico Venini, legale del Codacons che ha seguito la vicenda - prima di tutto per le dimensioni dell'azienda, essendo una spa, non è una ditta artigianale. In secondo luogo, fatto ancora più importante, è la stessa caratteristica del gelato: per essere artigianale dovrebbe essere prodotto in loco e dunque fresco, invece l'azienda prepara le miscele in un unico centro produttivo, in provincia di Torino, e da lì viene smistato ovunque, nei rivenditori italiani e all'estero fino a New York, Tokyo, Parigi, Osaka a Malibu".

LA PREPARAZIONE - "Le miscele vengono pastorizzate e congelate - prosegue Venini - ed in seguito, una volta che arrivano nei negozi, si procede al loro scongelamento e alla mantecazione". Sono proprio questi i passaggi ai quali si è appellato il Codacons per contestare il fatto che il brand si fregia impropriamente della dicitura di gelato "artigianale". E non meno sensibile al problema è la Coldiretti, da sempre paladina della genuinità e della naturalità del gelato e di altri prodotti alimentari come dimostra la recentissima battaglia contro la Commissione europea che ha intimato all'Italia di porre fine al divieto (stabilito da una legge del 1974) di utilizzare il latte in polvere per produrre formaggi, latticini e dunque anche yogurt e gelati. "Per il gelato artigianale si dovrebbe usare latte fresco, non in polvere, e frutta fresca - spiega il responsabile qualità di Coldiretti Rolando Manfredini -, ma per legge non è vietato utilizzare aromi, coloranti e additivi. E dunque chi fa il vero gelato artigianale subisce una concorrenza sleale da parte di chi utilizza sostanze chimiche".

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