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Venerdì, 19 Aprile 2024
Stimato professionista

Medico va a visitare un paziente a casa: si sente male e muore

È successo a Tortorici, in provincia di Messina. La vittima è Gianfranco Abbadessa. I soccorsi sotto accusa e la replica del 118

Era andato da un paziente per una visita domiciliare, ma si è sentito male ed è morto. È successo ieri pomeriggio a Tortorici, comune in provincia di Messina. A perdere la vita il medico di famiglia Gianfranco Abbadessa. La sua morte ha suscitato sconforto nel piccolo centro dei Nebrodi e nell'hinterland, non solo perché il medico era conosciuto come "persona amabile e stimato professionista", ma anche per la dinamica dei soccorsi che ha messo in evidenza le sue carenze, per l'ennesima volta, nel territorio messinese.

Gianfranco Abbadessa: il medico di famiglia morto a Tortorici

A denunciare la vicenda è stato il collega e sindaco di Castell'Umberto, Vincenzo Lionetto Civa. "Stavolta è toccato a uno di noi - spiega il sindaco ricostruendo la dinamica -. È stato chiamato il 118. L'ambulanza più vicina, di Tortorici, era fuori per un'altra chiamata e comunque senza medico. Arriva da Ucria, senza medico anche questa. Gianfranco muore. Anche l'ambulanza di Capo d'Orlando non era medicalizzata. Ho protestato, gridato decine di altre volte per tanti altri cittadini in emergenza. Questo mio è un appello non solo perché si trattava di un collega. Il nostro è un territorio abbandonato dal punto di vista sanitario-emergenza. Ciao Gianfranco, continueremo a lottare anche per te".

Abbadessa lavorava fra Tortorici e San Salvatore di Fitalia, dove anche il sindaco Giuseppe Pizzolante ha voluto esprimere "sorpresa e sgomento" a nome dell'intera comunità di San Salvatore di Fitalia alla notizia della prematura scomparsa del medico. "Ci stringiamo commossi attorno alla famiglia del medico, ricordandolo come persona gioviale, affabile e sempre disponibile con i suoi pazienti - ha detto il sindaco Pizzolante -. Ci mancheranno il suo lavoro, la sua professionalità, la sua umanità. Se ne va una persona garbata e socievole, attenta e scrupolosa, della quale ho apprezzato, soprattutto in questo anno e mezzo di mandato amministrativo, la grande dedizione per il proprio lavoro e la costante presenza per i suoi pazienti, che ha servito nel suo studio fino a poche ore prima che venisse improvvisamente a mancare - continua il primo cittadino -. Abbiamo collaborato nella gestione della pandemia, è stato sempre attento nella gestione delle non poche emergenze. Esprimo alla famiglia il mio cordoglio e quello dell'amministrazione comunale a nome di tutta la comunità fitalese".

"Tutte le ambulanze erano impegnate, l'unica disponibile e più vicina era quella di Ucria, un'ambulanza di tipo B quindi sempre senza medico a bordo - spiega il responsabile del 118 Domenico Runci -. È facile attaccare la gestione del 118, di fatto è la legge che stabilisce il numero delle ambulanze in base a parametri precisi: una ogni sessantamila persone. Non lo decido né io né la regione, tanto che di recente il sindaco di Castell'Umberto ha chiesto un'ambulanza nel suo comune ma non è stata accordata. Di certo c'è da risolvere il problema delle carenze del personale intimorito per le continue denunce e attacchi e le forti responsabilità - continua il responsabile del 188 -. Man mano che la gente se ne va in pensione o transita in altre attività non si riesce a trovare sostituzioni. Proprio ieri all'Asp si sono svolti gli esami per assumere altro personale del 118: su 40 persone che si erano iscritte, si sono presentate solo in nove e non è detto che accetteranno".
 

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