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Giovedì, 28 Marzo 2024
La sentenza / Asti

"Ho ucciso mia madre": il giudice non gli crede e lo assolve

Il caso di Gianni Ghiotti, che a tre anni dal decesso della madre aveva deciso di confessare. Una dichiarazione non attendibile secondo i giudici: la donna è morta per cause naturali

Non è stata ritenuta "attendibile" la confessione di Gianni Ghiotti: l'ex operaio di 57 anni è stato così assolto dal  giudice Federico Belli del tribunale di Asti dall'accusa di omicidio volontario della madre, trovata senza vita il 4 novembre del 2017. "Il fatto non sussiste", aveva scritto il giudice nel dispositivo della sentenza di cui ora ha depositato le motivazioni. A tre anni dal ritrovamento del cadavere della 91enne Laura Tortella, il figlio aveva confessato l'omicidio, spiegando che sarebbe avvenuto su diretta richiesta della donna, da tempo sofferente a causa dell'osteoporosi, che le aveva causato quattro fratture del femore in un solo anno. Secondo i medici che l'avevano operata non c'era altro da fare, le sue ossa erano troppo fragili per sopportare altri interventi. A tre anni dal decesso l'improvvisa confessione: "Ho ucciso mia madre, l'ho soffocata con un cuscino". 

Una dichiarazione "non attendibile per il giudice Federico Belli, convinto però che l'imputato non abbia mentito: "Ha raccontato - scrive il giudice - qualcosa di cui è intimamente convinto ma che non corrisponde alla realtà dei fatti". La morte di Laura Tortella, come stabilito anche dall’esame del medico legale che aveva constatato il decesso il 4 novembre 2017 nella casa di Piovà Massaia, è avvenua per cause naturali. Dopo la confessione Ghiotti è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica:  era stato dichiarato capace di intendere e di volere ma "vittima di sensi di colpa e ansia, preoccupato degli effetti del suo comportamento. Si rimproverava di non aver accudito a dovere la donna di cui, invece, si è sempre occupato quasi da solo come avevano confermato anche alcuni conoscenti e parenti dell’uomo durante il processo. È un figlio che si sente in colpa per la morte della madre a tal punto da darsene la colpa -scrive il giudice - Si è convinto di averla uccisa lui".

Il corpo della donna era stato riesumato dopo la confessione del figlio, con gli esami approfonditi che avevano evidenziato la presenza di sonniferi, farmaci di cui la donna faceva uso abitualmente a causa della sua malattia e quindi non direttamente collegabili ad un omicidio. Dopo la cofessione il pm aveva chiesto per Ghiotti una condanna a 7 anni e due mesi di reclusione, ma adeso è arrivata l'assoluzione. Spetterà adesso alla Procura decidere se ricorrere in appello oppure no.

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