L'ultimo saluto a Gino Strada: camera ardente nella sede di Emergency, niente funerali pubblici

La camera ardente di Gino Strada sarà allestita domenica in via Santa Croce a Milano, nella sede di Emergency. La salma del fondatore della ong, morto venerdì scorso durante una vacanza in Normandia, non potrà rientrare in Italia prima di sabato, considerando le necessarie pratiche burocratiche per il rimpatrio. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva offerto una sede istituzionale per la camera ardente, ma Emergency ha voluto che l'ultimo saluto al suo fondatore venisse proprio nella sede dell'ong, che dal 1994 ha curato oltre 11,5 milioni di persone.

Niente funerali pubblici per Gino Strada

Secondo l'edizione milanese di Repubblica non ci saranno funerali pubblici per Gino Strada. A settembre però dovrebbe tenersi un evento pubblico in suo ricordo, alla presenza della figlia Cecilia. Quando il padre è morto, la donna si trovava in mare con la nave ResQ e non dovrebbe essere presente nemmeno alla camera ardente: la nave, con a bordo 165 naufraghi salvati nel Mediterraneo nei giorni scorsi, non ha ancora ottenuto un porto dove sbarcare.

Omaggi a Gino Strada

Fuori dall’ingresso di Emergency, davanti alla basilica di Sant'Eustorgio, sono comparsi mazzi di fiori e bigliettini in ricordo di Gino Strada.

Il Comune di Sesto San Giovanni si sta organizzando per dedicare uno spazio della città al suo medico più famoso. Il sindaco Roberto Di Stefano (Forza Italia) ha detto di essere pronto a chiedere una deroga al prefetto per poter intitolare una strada o una piazza della città a Strada (normalmente ciò può avvenire 10 anni dopo la morte). Anche da Roma è arrivata la proposta, da parte del gruppo Pd in Assemblea Capitolina, di intitolare un luogo pubblico della Capitale al fondatore di Emergency.

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