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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Messina

Gioele Mondello, oggi si allarga il perimetro delle ricerche: 10 giorni di mistero senza la minima traccia

Avanti le ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni figlio di Viviana Parisi, la dj di origini torinesi trovata morta nelle campagne di Caronia, in provincia di Messina. Sono quasi dieci giorni che decine di persone lo cercano dall'alba al tramonto. Tutte le ipotesi

Vanno avanti in Sicilia le ricerche del piccolo Gioele Mondello, il bambino di 4 anni figlio di Viviana Parisi, la dj di origini torinesi trovata morta nelle campagne di Caronia, in provincia di Messina. Sono quasi dieci giorni che decine di persone lo cercano dall'alba al tramonto. Anche oggi i vigili del fuoco e il personale della Protezione civile hanno ripreso a perlustrare la zona dove sabato scorso è stato trovato il corpo senza vita della madre. Alle ricerche, oltre al gruppo cinofili, partecipano numerosi esperti in topografia applicata al soccorso dei vigili del fuoco. Si allarga ulteriormente il perimetro di ricerche . Questa mattina nel 'campo base' della stazione di servizio Ip di Marina di Caronia, dove si sono sistemati i mezzi dei Vigili del fuoco, della Gdf, della Protezione civile e dei forestali, i soccorritori sono già tutti al lavoro, per il decimo giorno consecutivo. Oggi le ricerche si sono allargate sia in direzione verso l'autostrada sia verso le campagne perché, come spiegano, tutta la zona attorno al luogo del ritrovamento della donna, sotto un traliccio, "è già stata bonificata".

Le ricerche del piccolo Gioele sono molto difficili, la zona da controllare è vasta centinaia di ettari. Si cerca anche nei pozzi. I vigili del fuoco nello specifico stanno scandagliando, come apprende Adnkronos, una zona dio campagna in cui si trova anche un pozzo. Come funzionano le ricerche dei vigili del fuoco? "In base alle informazioni che abbiamo, tramite una visualizzazione digitale del territorio - spiegano - creiamo delle zone di ricerca che vengono date alle squadre che intervengono, quelle che chiamiamo 'Tas 1'. Loro monitorano le zone. In base alle tracce che riceviamo decidiamo se bonificare la zona. E se non ci soddisfa il risultato la ribattiamo". "Si parte dall'ultimo avvistamento della persona ricercata - dicono - e se, nel frattempo, notiamo dei cambiamenti ci adeguiamo".  Da sabato pomeriggio, da quando è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, "sono state rimodulate le zone della ricerca". "Noi lavoriamo per curve di livello e i territori sono impervi - spiega un altro soccorritore - È molto difficoltoso, perché abbiamo delle curve di dislivello di quota". Un lavoro che viene svolto a "stretto contatto con la Prefettura di Messina". L'autopsia sul cadavere di Viviana Parisi non ha chiarito la causa della morte, e gli inquirenti al momento non escludono nessuna pista. Determinanti potrebbero rivelarsi altri esami che saranno effettuati nelle prossime settimane. Nuovi controlli dovrebberi essere fatti oggi sul traliccio ai piedi del quale è stato rinvenuto sabato il corpo senza vita di Viviana. Oggi, come si apprende, dovrebbero essere seguiti ulteriori controlli sul traliccio per ispezionarlo alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Viviana Parisi e Gioele Mondello: le ultime notizie

"Secondo quanto è emerso ieri dopo l'autopsia e visto che le ricerche proseguono a Caronia e Sant'Agata di Militello negli stessi punti degli altri giorni riteniamo che l'ipotesi che si sta perseguendo sia quella del suicidio di Viviana" ha detto oggi l'avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia di Viviana Parisi.  "Le fratture e le ecchimosi" riscontrate dall'autopsia "sono compatibili con una caduta dall'alto, ad esempio il traliccio nei pressi del quale è stata ritrovata Viviana. Si tratta soltanto di mie ipotesi, saranno ovviamente gli inquirenti a fare chiarezza nei prossimi giorni". C'è anche l'ipotesi dell'incidente, del malore, nulla può essere escluso. Non si può al momento escludere fino in fondo il più tragico degli scenari, ovvero che si sia trattato di un omicidio-suicidio, con la mamma che, dopo aver lasciato da qualche parte il corpo di Gioele, abbia deciso di farla finita. Tutti i familiari e i conoscenti escludono però con la massima determinazione che la donna possa aver fatto del male al piccolo.

Non si sa con certezza nemmeno se la mattina del 3 agosto Gioele fosse con la madre Viviana al momento dell’incidente nella galleria della Messina-Palermo, quando la donna si è allontanata in silenzio (intorno alle 11.30), senza chiedere aiuto a nessuno, scavalcando il guardrail per addentrarsi nella fitta boscaglia di Caronia dove poi è stato ritrovato il suo corpo. Gioele era davvero in braccio alla madre in quel momento? Non ci sono testimonianze dirette.

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