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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Nuoro

"In memoria dei miei fratelli morti": la battaglia di Giovanni per le strade sicure

Sulla statale 129 Nuoro-Macomer il giovane, nel giorno di Natale, ha perso i due fratelli Matteo e Francesco. Ora lancia un appello per la messa in sicurezza della "strada della morte"

E' il giorno di Natale 2017. Giovanni Pintor, ventenne di Nuoro, sta andando a far visita alla nonna. E' in auto con i suoi fratelli Francesco e Matteo, di 23 e 16 anni, e il cugino Alessandro. Il giorno di festa diventa tragedia quando la Ford Fiesta dei fratelli Pintor finisce fuori strada e si schianta contro il guardrail: Francesco e Matteo muoiono sul colpo, Giovanni finisce in ospedale in gravi condizioni e il cugino Alessandro - che era alla guida - riporta qualche ferita. L'incidente di Natale scuote la Sardegna. La notizia arriva persino a Papa Francesco, che chiama la mamma delle vittime, Annarita, per darle un messaggio di conforto.

Gennaio 2018. A un mese da quel drammatico incidente, Giovanni, il fratello sopravvissuto, esce dall'ospedale e comincia una battaglia per impedire che l'elenco dei morti sulle strade dell’isola continui ad allungarsi. Il suo appello alla mobilitazione pubblicato su Facebook ora diventa una missione, perché mai più succeda. Il messaggio diventa in breve tempo virale. Il "bersaglio" è la Strada Statale 129 Nuoro-Macomer, una sorta di trappola d'asfalto in cui "ci sono più croci che chilometri e in quella curva, ‘la curva della morte’ ci si può fermare, scendere dalla macchina contare una per una le vite finite in modo crudele".

E' la strada di quel maledetto Natale 2017, quella percorsa dai tre fratelli Pintor per andare dalla nonna, a Pattada, nel sassarese. Due corsie strette, asfalto dissestato. Il ragazzo chiede che la strada venga messa in sicurezza. Lo stesso hanno fatto i sindaci del territorio.

"Un mese fa ho perso Matteo e Francesco, i miei fratelli. Andavamo da nonna, la madre di mia madre, il giorno di Natale. Io abito a Nuoro e per raggiungere Pattada, il paese natale di metà della mia famiglia, si passa per la strada statale 129 e di solito al chilometro 64 di questa strada si muore, io l'ho visto. Questo lo sapevo bene, da prima di quel Natale, in quella maledetta strada ci sono più croci che chilometri e in quella curva, ‘la curva della morte’ ci si può fermare, scendere dalla macchina contare una per una le vite finite in modo crudele. Si, io lo sapevo già e poi l'ho anche vissuto di persona".

Giovanni Pintor chiama tutti a raccolta: l'elenco dei morti su quella strada, e su tutte le strade, non deve allungarsi. Soprattutto se si può intervenire per garantire maggiore sicurezza.

"Nel 2018 – continua il giovane - è semplice mettere a norma una strada che si rivela un tritacarne a giorni alterni, è meno semplice riavere due fratelli, due figli. Il proverbio recita ‘è meglio prevenire che curare’, io non posso più curare e ora spero che voi mi aiutiate a prevenire. Non voglio elencare né le infinità di piccole cose che rendono questo tratto di strada pressoché illegale, né la lista di uomini, donne e bambini che sacrifichiamo ogni giorno, Noi. Il tratto è di competenza ANAS; io con il vostro aiuto voglio far arrivare questo messaggio a chi di dovere per sensibilizzare e far riflettere, a prescindere dall'efficacia di questo gesto aiutatemi ad allargare il messaggio".

"#AdessoBasta - scrive Giovanni - Per Francesco, per Matteo, per Alessandro, per me, per noi, per tutti. Mandiamoli al lavoro".


 

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