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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Marò, parla la moglie di Girone: "E' innocente, torni in Italia"

Vania Ardito, moglie di uno dei fucilieri della Marina, si racconta a Il Giornale: "Le attenzioni dello Stato non sono mai mancate, ma lui è innocente". Occhi puntati sull'arbitrato internazionale

"Lui vuole tornare, è innocente e io gli credo". A parlare - in un'intervista al quotidiano Il Giornale - è Vania Ardito, moglie di Salvatore Girone. Quattro anni fa cominciava l'odissea dei due fucilieri della Marina italiana, con l'accusa (ancora da provare) di aver ucciso in alto mare due pescatori indiani scambiati per pirati.

Dal 15 febbraio 2012 "ogni giorno per noi è difficile, mio marito è trattenuto ingiustamente in India, è ora che ritorni a casa. Le attenzioni dello Stato comunque non sono mai mancate", spiega la donna. I momenti più brutti? "L'incarcerazione nel Kerala e la ripartenza in India il 21 marzo 2013". "Credo che la giustizia arbitrale ci potrà permettere di fare passi in avanti. Ora si discuterà su un campo neutro e finalmente siamo usciti dal circolo vizioso della giustizia indiana, che andava solamente a senso unico", afferma Vania Ardito, che aggiunge: "Speravo che Amburgo permettesse il rientro a casa di Salvatore, così non è stato ma abbiamo riformulato la domanda al tribunale de l'Aja".

La donna racconta come suo marito trascorre le giornate: "E' impiegato nell'ufficio militare dell'ambasciata e nel tempo libero studia. Dopo essersi diplomato infatti si è iscritto all'università, ha tanta voglia di imparare e continuare a crescere", dice la Ardito. "Cerca così di trasmettere ai figli un esempio di padre che non si fa condizionare dalla realtà, ma che invece trova motivazioni per andare avanti".

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