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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cold case / Aosta

Giuliano Gilardi ucciso in camera da letto: un chewing gum tra le lenzuola riapre il caso

Il dna presente sulla gomma da masticare trovata nel letto dell'uomo nel giorno in cui fu ucciso a coltellate appartiene a uno dei quattro indagati nel fascicolo per omicidio riaperto dieci anni dopo i fatti. Cosa succede ora?

Sembrava un caso chiuso, irrisolto, destinato all'oblio. E invece a poco più di dieci anni dai fatti c'è una possibile svolta sull'omicidio di Giuliano Gilardi, pensionato di 60 anni ucciso a coltellate il 27 dicembre 2011 nella camera da letto della sua casa di Senin, a Saint-Christophe, alle porte di Aosta. Tutto "merito" di un chewing gum. Il dna presente sulla gomma da masticare trovata nel letto dell'uomo nel giorno in cui fu ucciso a coltellate, infatti, apparterrebbe a uno dei quattro indagati nel fascicolo per omicidio riaperto dieci anni dopo i fatti dalla procura di Aosta. Si tratterebbe di Salvatore Agostino, secondo quanto è emerso dalla perizia svolta dalla genetista incaricata dal gip di Aosta nell'ambito dell'incidente probatorio. L'uomo, operaio edile di 61 anni, si è sempre dichiarato estraneo al delitto.

Una gomma da masticare tra le lenzuola può risolvere un omicidio misterioso?

Cosa succede ora e come si è arrivati a questo punto delle indagini? La perizia genetica adesso è a disposizione delle parti, in vista dell'udienza del processo in programma il 3 febbraio prossimo. I risultati dell'esame verranno discussi in quella sede. Il raffronto è stato condotto basandosi su una sequenza genetica estrapolata dal chewing gum all'epoca dei fatti. Gli altri tre indagati con l'ipotesi di reato di omicidio aggravato in concorso sono l'ex compagna di Gilardi, Cinzia Guizzetti (già principale indiziata del delitto nell'inchiesta che era poi stata archiviata), l'ex marito di quest'ultima, Armando Mammoliti, e Domenico Mammoliti, operaio edile già noto alle forze dell'ordine. Per loro le analisi del dna svolte nelle settimane subito dopo l'omicidio avevano dato esito negativo e quindi non sono state oggetto dell'incidente probatorio.

Chi ha ucciso Giuliano Gilardi?

Il fascicolo di indagine relativo all'omicidio di Giuliano Gilardi è stato riaperto nell'aprile 2021. I carabinieri di Saint-Vincent hanno portato agli inquirenti nuovi elementi e il procuratore capo, Paolo Fortuna, ha affidato il fascicolo ai pm Luca Ceccanti e Manlio D’Ambrosi. Di qui la richiesta di incidente probatorio al gip, per esaminare alcuni reperti trovati all'epoca durante i primi rilievi, per verificare se il dna corrispondesse a qualcuno dei quattro indagati. Tra questi, come detto, c'è anche l'ex compagna della vittima, Cinzia Guizzetti.

La donna era già stata indagata nella prima fase delle indagini e i giudici avevano respinto la richiesta di arresto fatta dalla procura. La stessa procura nel dicembre del 2013 aveva chiesto l'archiviazione del caso, chiuso definitivamente nella primavera del 2014 dal gip di Aosta. In attesa di ulteriori sviluppi, il caso è ufficialmente riaperto. I carabinieri avrebbero raccolto nuovi elementi e, tra questi, fondamentale potrebbe rivelarsi proprio l'esame di una gomma da masticare trovata all'epoca nel letto di Girardi, tra le lenzuola, e dalla quale è stato estratto il dna ora comparato con quello degli indagati.

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L'uomo, un passato da operaio, divorziato e con una figlia, definito da tutti una persona perbene, da qualche tempo frequentava una donna, Cinzia. Era stata lei la prima ad essere sospettata perché considerata l'unica ad avere un possibile movente: gli investigatori ritenevano che potesse averlo ucciso dopo un litigio, probabilmente per gelosia, forse temendo di essere lasciata. Dal telefono dell'uomo, secondo l'accusa, sarebbero stati cancellati alcuni sms tra loro. L'indagata aveva poi mostrato agli inquirenti tutta la conversazione ancora presente sul cellulare del 60enne, facendo cadere così il movente ipotizzato dagli investigatori. La sua posizione era stata archiviata: le indagini non sono riuscite a dimostrare la colpevolezza della donna. Il gip di Aosta prima e i giudici del Riesame dopo hanno sempre respinto la richiesta di carcerazione per lei. Tanto che la stessa procura, due anni dopo il delitto, ha chiesto l'archiviazione del caso.

Era stata la compagna della vittima a trovare, poco dopo mezzogiorno, Giuliano Gilardi morto, ucciso a coltellate. La porta di casa era aperta e la vittima era riversa a terra in un lago di sangue. Dalle indagini, svolte dalla squadra mobile, era emerso che era stato colpito alla testa con una scultura e poi accoltellato. L'arma non era mai stata ritrovata. Secondo il medico legale, l'uomo sarebbe stato ucciso tra le 6 e le 8 di mattina. Durante le indagini la scientifica aveva trovato tra le lenzuola una gomma da masticare: era stata portata ad analizzare in laboratorio ed era stato estratto un dna maschile non appartenente alla vittima. Erano stati presi 160 campioni di dna, ma non era uscita nessuna corrispondenza. Ora c'è una possibile svolta all'orizzonte: quel chewing gum potrebbe rivelare un dettaglio decisivo.

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