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Sabato, 20 Aprile 2024
Giustizia / Firenze

Torturato, confessò omicidio: dopo 21 anni di carcere ingiusto chiede 69 milioni

La storia di Giuseppe Gulotta, 50 anni, muratore. Nel 1976 fu condannato per l'omicidio di due carabinieri. Ma un anno fa è stata riconosciuta la sua innocenza: la confessione gli fu estorta dopo numerosi pestaggi

Dal 1990 al 2012 in carcere. Ma da innocente. La storia di Giuseppe Gulotta, oggi 50enne, torna a far parlare. Stavolta è per il risarcimento record che l'ex detenuto ha chiesto allo Stato: 69 milioni di euro.

Gulotta fu dichiarato "innocente" il 13 febbraio di un anno fa dalla Corte di Appello di Reggio Calabria. Un'innocenza riconosciuta dopo 21 anni e 2 mesi di carcere.

Gulotta venne arrestato nel 1976 con l'accusa di essere l'assassino, insieme a due complici, dei carabinieri Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo, uccisi in provincia di Trapani.

Venne picchiato per ore, quindi confessò. In sede di processo ritrattò tutto ma venne comunque condannato definitivamente nel 1990.

La revisione del processo avvenne a partire dal 2007, dopo che un ex ufficiale dei carabinieri dichiarò che le confessioni di Gulotta e degli altri erano state estorte attraverso torture e pestaggi.

Ora l'uomo chiede che lo Stato lo risarcisca con 69 milioni di euro per quei 21 anni passati ingiustamente in galera.

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