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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il delitto / Reggio Calabria

Giuseppe Latella ucciso in casa (data poi alle fiamme): c'è la svolta, chi hanno arrestato

Nessun incidente domestico, quell'incendio non fu casuale. Fu omicidio. Un arresto a Reggio Calabria per la morte del 76enne. Il corpo senza vita venne trovato il 14 settembre 2022 dai vigili del fuoco. Arrestato Roger Sagnip, 45 anni. Indagata anche una donna

La verità, ora, è più vicina. Quell'incendio non fa casuale. Fu omicidio. Un arresto a Reggio Calabria per la morte di Giuseppe Latella, di 76 anni. Il corpo senza vita dell'uomo venne trovato la notte del 14 settembre 2022 dai vigili del fuoco nel suo appartamento in via Nicola Furnari a Reggio Calabria.

Con le pesantissime accuse di omicidio e incendio doloso, è stato arrestato dalla polizia Roger Sagnip, 45 anni, di nazionalità filippina: il gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del procuratore. Le indagini, iniziate subito dopo i fatti, sono durate otto mesi. Il lavoro della squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, ha permesso ai pm di fare piena luce su quello che sembrava un incidente domestico e che, invece, si è rivelato frutto di un'azione dolosa.

Sagnip avrebbe prima ucciso Latella soffocandolo e poi avrebbe dato alle fiamme il suo appartamento provocando un incendio di vaste dimensioni che causò anche un'esplosione. Gli inquirenti sono arrivati all'uomo grazie all'acquisizione e all'analisi di numerose telecamere, ma anche con intercettazioni telefoniche e analisi di tabulati dopo che gli accertamenti medico legali avevano stabilito che la morte di Latella era da ricondurre a una ostruzione meccanica delle vie respiratorie che aveva provocato anche delle microfratture maxillofacciali.

Esclusa poi la presenza di fumo nei polmoni della vittima, gli investigatori sono giunti alla conclusione che l'assassino avesse appiccato il fuoco dopo aver soffocato Latella. Le telecamere di videosorveglianza, poi, hanno consentito di ricostruire, quasi interamente, il percorso sia di andata che di ritorno di Sagnip, domiciliato, ai tempi, nei pressi della casa della vittima dove è entrato utilizzando le chiavi di cui era in possesso. L'indagato, infatti, conosceva Latella che era assistito da una badante, anche lei filippina, con la quale Sagnip aveva un rapporto di frequentazione. La donna è stata iscritta nel registro degli indagati. La sua posizione è tuttora al vaglio dell'autorità giudiziaria, non è chiaro se abbia avuto un ruolo o meno. Le indagini non si fermano.

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