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Venerdì, 29 Marzo 2024
Monta la protesta

"Giuseppe come Lorenzo, ora abolite gli stage": un altro morto, esplode la rabbia

Dopo la fine di Parelli, vittima di un incidente sul lavoro durante il suo ultimo giorno di tirocinio gratuito, ieri Lenoci è deceduto in uno schianto a 100 chilometri da scuola. Montano rabbia e proteste

La morte di Giuseppe Lenoci scuote l'Italia. Dopo la fine di Lorenzo Parelli, vittima di un incidente sul lavoro durante il suo ultimo giorno di tirocinio gratuito in un'azienda (morì schiacciato in fabbrica), ieri un ragazzo di appena 16 anni è deceduto in un incidente stradale mentre stava facendo uno stage.

Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli

Giuseppe Lenoci era originario di Monte Urano e viaggiava sul furgone di una ditta di termo-idraulica. Faceva un’esperienza di lavoro, come prevede la legge dal 2015, a completamento del corso triennale organizzato dalla Regione al professionale Artigianelli di Fermo. E' morto cento chilometri lontano da scuola. Il conducente, un uomo di 37 anni, è stato sbalzato via dal posto di guida. Il passeggero, lo studente in stage, è stato estratto gravissimo dalla lamiere e non ce l’ha fatta. Secondo l'ultimo report Inail, lo scorso anno sono aumentati gli infortuni nel tragitto tra l'abitazione e il posto di lavoro (+29,2%, da 62.217 a 80.389) che erano diminuiti del 32% nel primo bimestre del 2021 per poi aumentare però del 50% nel periodo marzo-dicembre (complice, nel confronto, lo smart working nell'anno 2020, a partire proprio da marzo).

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha appreso la notizia a un convegno di Sant’Egidio, a Roma: "La sicurezza sul lavoro dev’essere sempre garantita, a maggior ragione quando sono coinvolti ragazzi in formazione. È urgente incontrare, con il ministro del Lavoro, le Regioni".

La rabbia drgli studenti è tanta: "Questa morte è figlia di un sistema malato, volto solamente al profitto", commenta Luca Redolfi, coordinatore dell’Uds. "Vogliamo che l’Alternanza e gli stage vengano aboliti in favore di un’istruzione integrata che dia una visione critica del sistema produttivo". Il Fronte della Gioventù Comunista stigmatizza la realtà in cui sono costretti tanti studenti lavoratori. Il segretario Lorenzo Lang dichiara: "Quello che sta succedendo in Italia è sotto gli occhi di tutti. Questa è la scuola che hanno voluto governi e padroni. Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita. Attendiamo la prossima conferenza della Lamorgese in cui ci spiegherà di nuovo che queste morti simboleggiano la ripresa del Paese, o parlerà ancora di fantomatici infiltrati nelle proteste degli studenti".

"I corsi di formazione professionale hanno ucciso per la seconda volta in meno di un mese"

"I corsi di formazione professionale hanno ucciso per la seconda volta in meno di un mese - denuncia il sindacato USB (Unione sindacale di base) - Dopo Lorenzo Parelli, il diciottenne morto in un capannone alle porte di Udine il 21 gennaio, oggi è stato il turno di un sedicenne di Monte Urano, Giuseppe Lenoci, straziato tra le lamiere di un furgone a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. Giuseppe stava svolgendo un tirocinio in una ditta di termoidraulica ed era a bordo, come passeggero, del mezzo uscito di strada e schiantatosi contro un albero. Inutili i soccorsi. Come inutili sono state le chiacchiere che a valanga hanno seguito la morte di Lorenzo, comprese le tardive esternazioni del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi sul superamento dell’alternanza scuola lavoro e dei modelli collegati". Il sindacato torna a chiedere la fine dell'alternanza scuola lavoro, della scuola azienda, e la revisione totale dei modelli della formazione professionale, "questa specie di serie B dell’ingresso nel mondo del lavoro riservata ai ragazzi che alle medie ricevono il bollino “scarso”, il 6 o giù di lì, e per questo vengono gettati nel calderone del lavoro non qualificato. Un calderone in cui sguazzano le aziende che piegano la formazione alle loro esigenze, con tutto quel che ne consegue per la sicurezza e la salute dei giovani". Non solo, chiedono anche il blocco immediato di tutti i protocolli con le aziende private.

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