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Giovedì, 25 Aprile 2024
CAMORRA

Gomorra, si pente il boss Setola: "Salvate la mia famiglia"

L'annuncio a sorpresa del boss dei Casalesi al processo per l'omicidio dell'imprenditore Noviello: "Ho deciso di collaborare, il pm venga da me già da stasera. Salvate i miei cari, altrimenti i Bidognetti li uccidono". La Procura però è prudente e non sembra disposta a dargli credito

NAPOLI - Giuseppe Setola non è un boss qualunque. Per questo la sua decisione di voler collaborare con i pm, arrivata oggi al processo per l'omicidio dell'imprenditore Domenico Noviello (nel quale è imputato dell'assassinio del commerciante), sorprende e spiazza. Almeno quanto quella di Antonio Iovine, il "ministro dell'economia" della camorra che ha 'abbracciato la giustizia' soltanto pochi mesi fa.

Giuseppe Setola, detto 'O Cecato, non ha bisogno di troppe presentazioni: è stato il capo dell'ala stragista dei Casalesi, ha confessato 46 omicidi (compreso quello di Noviello, ucciso a Castel Volturno il 16 maggio 2008), è stato già condannato a sette ergastoli definitivi, dopo l'arresto nel gennaio 2009 seguito alla latitanza. Ora ha deciso di voltare le spalle ai clan, anche se la Procura è prudente e non sembra disposta a dargli credito (ma il pm della Dda napoletana Alessandro Milita ha aperto all'ipotesi di un possibile incontro col capo stragista nel carcere di Opera).

Lo ha fatto stamattina, intervenendo in video conferenza dal carcere di Milano-Opera al processo in corso nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Ha detto di aver paura per i suoi cari, ha invitato il pm Milita a proteggere la sua famiglia. 

GIUSEPPE SETOLA, LO STRAGISTA DEI CASALESI | INFOPHOTO

SETOLA, PAROLE E PAURA - "Ho deciso di collaborare, il pm Milita venga da me già da stasera. Salvate i membri della mia famiglia, altrimenti i Bidognetti (uno dei clan rivali nella "galassia-Casalesi", ndr) li uccidono". "Io ci vedo benissimo - ha proseguito Setola in riferimento ai suoi problemi di vista - Mandatemi a prendere. Mi dispiace per Casal di Principe". Prima di revocare l'incarico all'avvocato Paolo Di Furia, nominando difensore il legale di molti collaboratori di giustizia Di Micco, ha rivolto un appello anche a un altro affiliato, Giovanni Letizia, collegato anche lui in videoconferenza: "Giova' lo so che non sei d'accordo, ma la malavita è finita". 

LA MALAVITA E' FINITA - Pochi giorni fa, in un'altra udienza del processo Noviello, Setola ammise che "stava facendo la scelta collaborativa, ma sono tornato indietro altrimenti avrei dovuto accusare tutta Casal di Principe e mia figlia non sarebbe più potuta andare a scuola a Casale". Ora, smentendo se stesso, è arrivato il ravvedimento da colpo di scena. Con le "scuse" a Casale e quella sentenza che sa di resa: "La malavita è finita".

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