Caso Uva, spunta la supertestimone: "Giuseppe picchiato in ospedale"
Una donna anonima racconta la sua testimonianza a "Chi l'ha visto?". Secondo quando affermato l'uomo sarebbe stato picchiato al pronto soccorso e anche i medici potrebbero aver visto
Arriva una nuova testimonianza che potrebbe cambiare le indagini sul caso di Giuseppe Uva, il quarantenne di Varese morto a seguito di un fermo dei carabinieri. Una donna ha raccontato alle telecamere di "Chi l'ha visto" di aver udito l'uomo che, in pronto soccorso, urlava “bastardi” contro carabinieri o poliziotti che lo stavano vessando.
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La supertestimone si trovava al pronto soccorso di Varese ed ha sentito delle urla:
"Ho visto che c'erano tante persone, non so distinguere tra poliziotti e carabineri, ma erano una quindicina o ventina di persone. Era in piedi, era agitato, dovevano tenerlo per non farlo sbattere. Mandava tutti a quel paese, diceva siete dei bastardi, queste parole che usano i giovani adesso. Nel giro di un quarto d'ora, metà sono andati via, ne sono rimasti 4, 5 o 6. E allora uno di loro ha detto basta, adesso finiamola. Poi ha chiamato dei colleghi, e ha detto, portiamolo di là e gli facciamo una menata di botte. Sono andati di là e hanno chiuso. Di sicuro erano quattro, due che lo sorreggevano e qualcuno che teneva la porta. Quando sono usciti, ho notato che i carabinieri lo sorreggevano bene, e dicevano: prendete la barella, e hanno chiamato il dottore e gli mettevano la flebo. Lui diceva: mi hanno picchiato. E il carabiniere ha risposto: ti sei picchiato tu da solo vicino al muro. Prima che entrasse nella stanza, non avevo notato avesse nulla al naso”.
La donna si è detta disponibile ad essere ascoltata da Felice Isnardi, procuratore di Varese, che adesso si occupa del caso dopo che ai pm Abate e Arduini è stato tolto il fascicolo del caso. Su Rai Tre sono andate in onda anche le parole dell'operatore del 118 che rispose alla telefonata di Alberto Biggiogero, altro testimone del caso protagonista dello strano interrogatorio in cui chiede al pm Abate “un caffè doppio per favore” e il pm glielo nega.
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La donna sarebbe disponibile ad essere ascoltata dal pm, che in questo momento è Felice Isnardi dopo la sostituzione dei pm Abate e Arduini. La sua testimonianza potrebbe aprire nuovi scenari: il pestaggio si sarebbe verificato anche in ospedale. L'ambulanza del tso sarebbe giunta al Circolo non solo con i medici ma anche con 15 o 20 tra carabinieri e poliziotti. Per ora invece gli indagati per la morte di Uva sono soltanto 8. I medici avrebbero permesso che Uva venisse torturato in uno stanzino. Se la testimonianza fosse ritenuta attendibile, potrebbero scattare nuovi avvisi di garanzia.
Ci sono però altre testimonianze che entrano in contraddizione con questa. La dottoressa Finazzi, che aveva in cura Uva, ha raccontato di averlo sottoposto a due iniezioni e di aver confermato il tso ma non ha parlato di pestaggi in corsia. Ha però riferito di aver sentito l'uomo dire di averli subiti.
Il medico che intervenì in caserma, Agoustin Noubissiè, ha negato violenze. Infine, l'infermiere del triage, interrogato durante il processo al medico Fraticelli, ha affermato di aver chiesto a Uva, di nascosto dai poliziotti, se l'avessero picchiato. E di aver ricevuto questa risposta : "Quei lividi me li sono fatti da solo".