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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Varese

Caso Uva, sostituiti i pm: "Adesso ditemi perché è morto"

Sarà Felice Isnardi, procuratore di Varese, a seguire il processo. Rimossi i pm Abate e Arduini che avevano chiesto l'archiviazione del caso. Un'altra vittoria per Lucia, sorella di Giuseppe

Il procuratore reggente di Varese, Felice Isnardi, ha rimosso i pm Abate e Arduini dall'indagine sulla morte di Giuseppe Uva, il quarantenne varesino morto il 14 giugno 2008, dopo un fermo e una notte in una caserma dei carabinieri. Sarà lo stesso Isnardi a impugnare il fascicolo sul caso e a portare in udienza preliminare le accuse che di omicidio preterintenzionale, violenza privata, arresto illegale, abbandono di incapace agli otto tra carabinieri e poliziotti coinvolti nella nuova indagine.

Isnardi, procuratore inviato da Milano a Varese per seguire il caso, ha rilevato che la richiesta di rinvio a giudizio formulata dai pm Abate e Arduini era 'illogica e immotivata'. In pratica i due avrebbero scritto le imputazioni così da rendere difficile da sostenere l'accusa di giudizio. Ancora una volta, i due magistrati svrebbero mostrato di non credere alle accuse. Una posizione più volta espressa nei sei anni di vicenda giudiziaria: per due volte Abate e Arduini hanno chiesto l'archiviazione del caso e in entrambi le richieste sono state bocciate.

UNA SVOLTA CLAMOROSA - Una svolta clamorosa per una vicenda giudiziaria intricata e molto complessa. Gli stessi pm a cui è stato tolto il fascicolo sono coloro che hanno interrogato l'unico testimone oculare dei fatti soltanto a distanza di cinque anni dai fatti della notte del 14 giugno 2008. Alberto Biggiogero, amico di Giuseppe e portato con lui in caserma, sente e vede quello che succede e il giorno successivo presenta una denuncia. Il pm Abate lo interrogherà per la prima volta il 26 novembre 2013. Un'interrogatorio che è diventato una 'fiction' sul web dall'associazione A Buon Diritto Onlus: "Oltre al fatto che alcuni sono grottescamente spassosi siamo profondamente convinti di una cosa: la vicenda di Giuseppe Uva merita magistrati che finalmente compiano il proprio dovere". Nei video si vede lo strano trattamento riservato al testimone della vicenda: a Biggiogero viene domandato se "ha bisogno di droghe?" dopo che aveva chiesto un caffè.

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERROGATORIO

LA SODDISFAZIONE DELLA SORELLA - "Adesso parte il processo il vero processo sulla morte di Giuseppe: fino ad ora un processo vuoto di un pm che non ha mai voluto sapere la verità sul perché della sua morte. Nessuno me lo ha ancora detto ancora. Adesso mi auguro che noi che abbiamo lottato in questi anni per giustizia e verità finalmente avremo qualche spiegazione" ci dice Lucia, sorella di Giuseppe Uva.

Ancora infatti tante sono le ombre su questo caso: "Voglio sapere perché tanta ostilità per così tanto tempo, sei anni sono lunghi. Adesso più che mai porterò avanti la mia causa: voglio che il pm Abate non solo non segua più il caso di mio fratello, ma smetta di fare questo mestiere. Lui e Arduini hanno remato contro di noi e io continuerò a dare battaglia. Questo è poco ma sicuro" conclude Lucia.

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