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Venerdì, 19 Aprile 2024
Giustizia

Caso Uva, il giudice: "Processate per omicidio poliziotti e carabinieri"

Gli otto appartenenti alle forze dell'ordine saranno processati per omicidio preterintenzionale e arresto illegale. La sorella Lucia: "Comincia adesso il vero processo"

Il gip di Varese Giuseppe Battarino ha ordinato l'imputazione coatta per omicidio preterintenzionale e arresto illegale degli otto tra carabinieri e agenti di polizia indagati per l'omicidio di Giuseppe Uva, operaio di 43 anni morto il 14 giugno 2008 in ospedale, dopo aver trascorso la notte in una caserma.

E' stata quindi respinta la richiesta d'archiviazione presentata dal pm Agostino Abate e Sara Arduini. Accolta invece l'istanza della famiglia, che tramite l'avvocato Fabio Anselmo e Alessandra Piva hanno chiesto nuove indagini, in particolare per ricostruire cosa sia accaduto nella caserma dei carabinieri, la notte prima della morte di Giuseppe. Sua sorella, Lucia Uva, dall'inizio della vicenda ha sempre denunciato le violenze subìte dal fratello in caserma: "Il vero processo comincia ora".

LA VICENDA GIUDIZIARIA - Nei mesi scorsi già il tribunale di Varese aveva assolto il medico del pronto soccorso che aveva in cura Uva: il dottor Carlo Fraticelli era stato indagato per omicidio colposo ma con la sua assoluzione veniva meno l'impianto accusatorio della Procura, che puntava proprio sulla sua colpevolezza. Nella sentenza il tribunale aveva chiesto di indagare sulla caserma "perché tuttora sconosciuti rimangono gli accadimenti all'interno della stazione dei carabinieri".

Abate, pm che aveva chiesto l'archiviazione, non ha mai battuto la pista delle indagini su ciò che è accaduto nella caserma e soltanto poche settimane fa ha sentito l'unico testimone del caso Alberto Biggioggero, a cinque anni dai fatti e soltanto dopo che il ministero della Giustizia aveva presentato una richiesta di azione disciplinare. Anche la Cassazione aveva criticato il comportamento del pm Abate dopo che aveva chiesto l'archiviazione per gli otto tra agenti e carabinieri, indagati per lesioni personali.

Dalla caserma, Uva arriva al pronto soccorso alle 6 di mattina e prende i farmaci che - secondo la Procura - lo portano alla morte. Per il tribunale però le quantità somministrate "sono assolutamente inidonee a causare il decesso". Rimane da ricostruire cosa è successo in caserma: quali traumi hanno provocato il sangue sui jeans Rams di Uva "fra il cavallo e la zona anale"? Chi ha fatto sparire gli slip di Uva, rimasto con "un pannolone e una maglietta"? Perché le scarpe sono "visibilmente consumate" davanti - mette a verbale il poliziotto in servizio in ospedale - come per "un'estenuante difesa a oltranza dell'uomo"? A tutte questi quesiti cercherà di rispondere la nuova inchiesta.

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