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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Gomorra, arrestato 'Totoriello': continua la maledizione degli attori

Nel film di Matteo Garrone, interpretava un affiliato alla camorra, oggi per Salvatore Russo le manette sono scattate nella vita reale. E' il quinto interprete di Gomorra a finire in carcere

In Gomorra, il film di Matteo Garrone, interpretava un affiliato alla camorra, oggi per Salvatore Russo le manette sono scattate nella vita reale. "Totoriello" è tra i nove destinatari di provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina dai carabinieri nelle case dei Puffi a Scampia, nell'ambito di indagini sullo spaccio di droga nel Lotto P di Scampia.

Come riferisce NapoliToday Salvatore Russo 55 anni, nel film Gomorra interpretava un affiliato alla camorra che per testare il coraggio dei ragazzi che addestrava alla malavita, sparava, in uno scantinato, contro i loro giubbotti antiproiettile.

totoriello-2Dalla fiction alla vita reale. Tra le vele di Scampia l'organizzazione, secondo quanto ricostruito gli inquirenti, era dedita all'approvvigionamento, alla gestione e alla vendita di eroina e cocaina. Tre le persone a capo dell'organizzazione che reclutava tra i ragazzi della periferia partenopea non solo corrieri e spacciatori ma anche persone che nascondevano la droga, che veniva poi veniva venduta nel quartiere. Mai confini così labili tra fiction e vita reale.

Gomorra, la maledizione del film

Russo, già arrestato nel 2016, non è il primo degli attori del film di Garrone a finire in manette. Russo è il quinto interprete della celebre pellicola di Garrone a finire in carcere. L’ultimo era stato il 35enne Azize Pjamaa, che nel film tratto dal romanzo di Roberto Saviano, era uno spacciatore di eroina. A finire in manette era stato anche il 53enne Bernardino Terracciano, “Zì Bernardino” nel film, coinvolto nell’indagine sulle estorsioni agli imprenditori e sugli appalti controllati dai Casalesi a Castel Volturno. 

Gomorra, tra fiction e realtà

Quello della commistione tra realtà e macchina da presa in quel di Scampia è un argomento che ha suscitato più di una polemica. Lo stesso sindaco di Napoli lo scorso dicembre aveva sollevato il caso. Luigi De Magistris, ospite del programma di Rai Radio1 'Un Giorno da Pecora', si era detto preoccupato "come sindaco, genitore ed ex magistrato" per l'emulazione che diversi ragazzi fanno nell'imitare i personaggi negativi quasi come se diventassero positivi o simpatici.

Dopo il successo della serie tv che ricalca e sviluppa i personaggi del film omonimo "aumentano anche le 'stese' (colpi sparati a raffica a scopo intimidatorio, ndr) nella nostra città - ha detto De Magistris a Rai Radio1 - Noi siamo preoccupati, si sta abbassando molto la soglia di commissione dei reati da un punto di vista anagrafico, cioè i ragazzini tra i 10 e i 16 anni con coltelli e qualche volta con pistole. Questo è un fatto su cui ci si deve interrogare tutti".

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