Alpinisti precipitano sul Gran Sasso: ci sono dei morti
Il soccorso alpino sta recuperando i corpi ma le condizioni meteo non aiutano: ancora non è chiara la dinamica dell'incidente
Due alpinisti sono morti dopo essere precipitati da una parete del Gran Sasso, in Abruzzo. Stavano risalendo il canale Sivitilli, sul Corno Piccolo a 2.655 metri di altitudine, versante Prati di Tivo, quando due alpinisti, che erano in cordata, sono caduti. Sono finiti prima sulla neve e poi sono precipitati in basso sui massi e sono morti. "Siamo qui sul posto e stiamo operando. Dobbiamo ancora recuperarli per capire che è accaduto - dice all'Adnkronos il presidente del Soccorso Alpino Abruzzo, Daniele Perilli -. Le condizioni meteo non sono delle migliori. Siamo qui con l'elicottero, i tecnici del Soccorso Alpino e i sanitari del 118 di L'Aquila e Teramo".
Il Soccorso alpino ha comunicato di aver recuperato "il corpo senza vita di due alpinisti precipitati". Sul posto sono intervenute un'eliambulanza della Regione Abruzzo e due squadre di terra del Soccorso Alpino.
Chi erano gli alpinisti morti sul Gran Sasso
Sono Gianluca Camplone e Raffaello Toro, entrambi di Pescara, le vittime dell'incidente che si è consumato oggi, intorno all'ora di pranzo, sul Gran Sasso. Il secondo è stato definito dalle agenzie una guida alpina "esperta". I due - da quanto ricostruito dal Soccorso Alpino d'Abruzzo -, stavano scendendo il canalone Sivitilli, sul Corno Piccolo, versante Prati di Tivo, quindi versante teramano, ed erano legati tra di loro in conserva, quando uno dei due è precipitato, trascinandosi dietro l'altro. I due erano a quota circa 2.300 metri e la caduta, di circa 100 metri, è stata prima sulla neve e poi sulle rocce.