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Giovedì, 25 Aprile 2024
Dal Governo

Venezia, stop alle grandi navi: la decisione del Governo

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che prevede tale divieto, interventi per compensare le perdite degli operatori economici e tutelare l'occupazione

Dal primo agosto 2021 le grandi navi non potranno più raggiungere Venezia attraverso il Bacino di San Marco, il canale di San Marco e il canale della Giudecca. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che prevede tale divieto, interventi per compensare le perdite degli operatori economici e tutelare l'occupazione. Inoltre, sono stati decisi investimenti per 157 milioni per realizzare approdi temporanei all'interno dell'area di Marghera. “Un passo indispensabile per tutelare l’integrità ambientale, paesaggistica, artistica e culturale di Venezia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità - afferma il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini - La disposizione per Venezia si inserisce all’interno di un provvedimento che salvaguarda tutte le vie d’acqua dichiarate monumento nazionale. Siamo convinti – ha aggiunto il ministro – che la difesa di Venezia e della sua laguna, unita a consistenti investimenti per il suo futuro economico e sociale, sia una ricchezza per tutto il Paese. Il concorso di idee pubblicato il 29 giugno scorso dall’Autorità portuale consentirà di individuare la migliore soluzione strutturale per approdi fuori laguna”.

Come riporta anche VeneziaToday, dal prossimo anno verranno realizzati i primi approdi a Marghera con le risorse messe a disposizione per il completamento del Mose e per le opere paesaggistiche collegate ai progetti per l’area previsti nel Pnrr, tra cui gli interventi per aumentare la capacità portuale e la resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti climatici. “A tal fine vengono destinati 80 milioni di euro cui si aggiungono 90 milioni per l’elettrificazione delle banchine” precisa Giovannini. “Nell’ambito di una convenzione con la Regione riservata al trasporto pubblico locale marittimo e lagunare, sono stati stanziati oltre 131 milioni per l’acquisto di 62 unità navali e il refitting di 37 navi traghetto e motobattelli oltre alla ristrutturazione di pontoni mobili galleggianti. Infine, il governo sta procedendo per definire il collegamento ferroviario di Venezia con l’aeroporto internazionale Marco Polo. Il transito provvisorio, spiega il ministro Giovannini, sarà verso l’area di Marghera con un piano di attracco temporaneo articolato in un massimo di 5 punti. Dal governo saranno assegnate nuove risorse destinate ai lavoratori impegnati nella logistica e nella navigazione per il transito delle navi, e agli esercenti dei servizi legati al terminal per superare la difficoltà legate al trasferimento. Un ruolo fondamentale lo avrà il presidente dell’Autorità del sistema portuale di Venezia che sarà nominato commissario straordinario”.

Soddisfazione per una soluzione che il sindaco Luigi Brugnaro chiedeva da 12 anni, cioè da quando rappresentava la Confindustria veneziana. Auspicio dell'amministrazione comunale è che siano ora realizzati in fretta i lavori per attrezzare le banchine di approdo Marghera e per garantire un futuro alla Marittima e, di conseguenza, il lavoro a quanti vivono grazie alla crocieristica e al porto.

Una decisione affrettata per il vicesindaco Andrea Tomaello che chiede ristori. “Le navi in arrivo di qui a fine stagione, ovvero a fine settembre, non sono poi molte e impedire il passaggio per il bacino di San Marco già dal primo agosto affossa un settore che è rimasto fermo per oltre un anno e mezzo”.

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