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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sociale

"Basta Gratta e vinci alle Poste, la ludopatia non è un gioco"

La ludopatia è ormai una vera e propria emergenza sociale nel nostro Paese. I soggetti più a rischio sono anziani e pensionati. Ecco perché i Cinque stelle vogliono vietare la vendita dei "Gratta e vinci" alle Poste

Tutto è partito dalla commissione Trasporti e affari sociali, su iniziativa dei deputati del Movimento 5 stelle. Perché, secondo i grillini, "la riduzione dell'offerta di gioco è l'arma più importante per combattere l'azzardopatia, per questo riteniamo inaccettabile che un servizio pubblico possa allo stesso tempo incentivare una piaga sociale". Così la loro nuova battaglia è per dire stop alla "assurda vendita" dei "Gratta e vinci" presso gli uffici delle Poste italiane. In effetti i grillini non sono i primi che si lamentano di questo nuovo servizio che gli uffici postali stanno offrendo: quando era cominciato, un'impiegata di uno sportello di Taranto aveva detto che avrebbe applicato "l'obiezione di coscienza" e si sarebbe rifiutata di venderli.

Quello dei grillini per ora è stato un pronunciamento durante il question time da parte degli onorevoli Mirella Liuzzi, Matteo Mantero e Massimo Baroni. Ma le loro parole sono molto determinate:  

La vendita dei Gratta e Vinci da parte di operatori, o per tramite di distributori, all'interno degli uffici di Poste Italiane è del tutto fuori luogo e il nostro governo dovrebbe intervenire quanto prima per interrompere l'accordo tra Poste e Lottomatica group.


In effetti sembra che le preoccupazioni siano condivise: il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli nel rispondere all'interrogazione ha provveduto subito a sottoporre la questione al ministero della Salute. Ma "Giacomelli ha affermato che non è possibile intervenire rispetto all'accordo tra Lottomatica e Poste" scrivono i grillini.

EMERGENZA SOCIALE - In effetti in Italia i giocatori patologici sono secondo le stime circa un milione. Tra i soggetti più a rischio troviamo le fasce sociali più emerginate, tra cui anche gli anziani che, come sottolineano i Cinque stelle, "sono anche tra i maggiori utenti degli uffici postali". 

Un dossier di Confesercenti ha denunciato a fine 2013 che il fenomeno della  ludopatia dilaga tra gli over 65, che sperperano 5,5 miliardi di euro, 3mila e duecento euro all’anno, 266 euro al mese. In media ogni italiano, inclusi i neonati, spende 1.300 euro in un anno nell'azzardo di Stato.
I "Gratta e vinci" sono solo una parte del problema: la nuova dipendenza dall'azzardo che coinvolge gli anziani si sfoga su bingo e slot, che da poco è possibile trovare anche in molti bar. E' lo stesso ministero della Salute a definirlo un "fenomeno sociale" e una "vera e propria malattia".

Su questo è d'accordo anche la Caritas ambrosiana, che ha attivi diversi sportelli di ascolto sul territorio nazionale: "Sono i ludopatici la nuova emergenza sociale. I giocatori d'azzardo patologici in Italia sarebbero 700 mila, vale a dire il doppio degli alcolisti e dei tossicodipendenti assistiti dai servizi. Per loro, tuttavia, non sono previsti ancora percorsi di cura specifici".

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