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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La storia / Napoli

Come finirà la storia del Gratta e vinci rubato

La donna dovrebbe tranquillamente entrare in possesso della vincita, prima o poi. Il tagliando è custodito dai carabinieri. La vicenda viene seguita con la massima attenzione e cautela, perché non è mai capitato nulla di paragonabile

Due giorni fa i carabinieri della Compagnia di Napoli Stella hanno eseguito il fermo di Gaetano S., l'uomo accusato di aver rubato un Gratta e vinci dal valore di 500mila euro ad una 69enne prima che la donna potesse riscuotere la somma. A disporre il fermo dell'uomo è stata la Procura della Repubblica di Napoli. Anche se alcuni dettagli devono ancora essere chiariti, si va verso l'esito atteso per quel che riguarda il destino della somma ingente.

Gratta e Vinci rubato: cosa succede adesso

“Al momento il Gratta e vinci è custodito dai carabinieri che sono immediatamente intervenuti per accertare i fatti dopo la denuncia della signora. All’atto del dissequestro, secondo le indicazioni dell’autorità giudiziaria, potrà essere o consegnato alla legittima titolare oppure direttamente all’Agenzia per l’avvio delle procedure di reclamo e riscossione. Siamo, comunque, molto fiduciosi che la vicenda possa avere un lieto fine". Lo dice Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli a Repubblica.

Cosa dovrà fare adesso l'anziana donna? In primis "fare un’istanza all’Agenzia - spiega Minenna -  Considerata anche la vicenda, all’esito delle determinazioni che intenderà assumere l’autorità giudiziaria, ho già incaricato gli uffici che si occuperanno del reclamo premi di provvedere a inviare un funzionario dal legittimo proprietario del tagliando per la sottoscrizione di tutti i moduli necessari”.

Un po' di pazienza, poi "se il dissequestro ha in sé i presupposti della dimostrazione della titolarità del biglietto in capo alla signora, l’Agenzia si attiverà immediatamente - assicura il direttore generale dei Monopoli -  Normalmente, sotto l’aspetto amministrativo, da quando viene presentato un biglietto vincente all’incasso e all’effettiva erogazione del premio, trascorrono appena 20-25 giorni".

La vicenda viene seguita con la massima attenzione e cautela, perché non è mai capitato nulla di paragonabile. Ma i tempi non dovrebbero essere biblici, ma non si può escludere nulla: "Avendo gli ufficiali di polizia giudiziaria raccolto prove circostanziate, saranno in grado di fornire all’autorità giudiziaria la documentazione utile a dimostrare il reale sviluppo dei fatti. Qualora ci fosse un contenzioso, anche di natura civilistica, bisognerà attendere quindi l’accertamento giuridico della vicenda", ragiona Minenna.

La versione dell'accusato

L'uomo accusato di aver sottratto il gratta e vinci da 500mila euro per poi tentare di andare alle Canarie, nega di essere il proprietario della tabaccheria. "Io non sono il tabaccaio, ma l'ex-marito della titolare", ha detto ieri. Il tagliando vincente sarebbe - nella sua ricostruzione - stato acquistato da un suo conoscente la sera prima: "Io non ci entro in quella tabaccheria, perché non sono più in buoni rapporti. Dopo aver grattato mi ero accorto di una vincita, ma credevo ammontasse solo a 500 euro. Ho chiesto un piacere alla signora, se potesse ritirarla al posto mio".

Quando però la donna ha tardato a uscire dalla rivendita con il denaro, lui si sarebbe avvicinato all'entrata col motorino: "Le ho chiesto cosa fosse successo e lei mi ha detto che bisognava andare in banca per ritirare la vincita. Mi sono fatto consegnare il tagliando e sono andato via. Questo è stato tutto registrato dalle telecamere della tabaccheria". Ma perché allontanarsi addirittura verso le Canarie? "Mi sono allontanato da Napoli per paura, non avevo nemmeno letto le notizie della denuncia della signora". E' stata una settimana surreale. Tutto è iniziato lo scorso sabato. La signora ha raccontato di aver acquistato due Gratta e Vinci ed uno di questi è risultato vincente. Non credendo ai suoi occhi, la donna si sarebbe recata dal tabaccaio per avere una conferma, ma anziché visionare il biglietto l'uomo se ne sarebbe appropriato per poi saltare in scooter.

La 69enne ha sporto subito denuncia. Il biglietto era stato depositato in una banca di Latina sulla sua strada per Roma. La donna dovrebbe entrare in possesso della vincita, prima o poi. Fine della storia (forse, perché le sorprese in realtà finora sono state quotidiane).

Il tabaccaio 57enne "ha capito di avere sbagliato, è pentito e si è scusato con tutti per quello che ha fatto". A riferirlo è il suo legale, che ha raccontato anche di come l'uomo abbia "chiesto perdono in lacrime all'anziana signora".

La licenza della tabaccheria è stata sospesa

È stata la tecnologia ad aiutare a ritrovare il fuggitivo, ha spiegato Minenna ad Adnkronos: "Sappiamo qual è il tagliando (l'erogazione della vincita, ovviamente, è stata sospesa) grazie al fatto che il marito della tabaccaia, titolare della licenza, ha usato un telefonino per verificare per ben tre volte il biglietto fortunato. È stato, quindi, possibile risalire al cellulare e ai movimenti del telefonino e del suo proprietario fino a Fiumicino. C'è stata per questo un'importante collaborazione tra i carabinieri, l'ufficio investigazioni dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la polizia di frontiera. Da noi è tutto registrato, monitorato sui nostri sistemi informatici, per questo è importante che il Gioco sia legale. È stato così che abbiamo capito cosa stava succedendo". Al momento "la licenza della tabaccheria è stata sospesa". Quanto alla titolare, "la signora dovrà dimostrare la sua completa estraneità visto che è stato il marito ad aver compiuto il furto e, se in giudizio verrà dimostrato che lei non c'entra nulla, da parte nostra verranno perfezionati atti equilibrati ed oggettivi".

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