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Venerdì, 19 Aprile 2024
Hacker in azione

Green pass falsi rubati alle farmacie: sgominata banda criminale

I certificati vaccinali, in grado di superare i controlli delle app, venivano creati rubando alle farmacie i dati di vaccini e tamponi

Non è la prima volta che sentiamo parlare di green pass falsi, ma questa volta grazie ad una complessa indagine è stata scoperta una banda che vendeva green pass falsi sulla rete in grado di superare i controlli delle app. 

Gli investigatori del Cnaipic del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e della Polizia Postale di Napoli hanno individuato una struttura criminale in grado di generare green pass utilizzando le credenziali di accesso precedentemente sottratte alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing (furto online di dati). Praticamente per la creazione dei certificati verdi, gli hacker non violavano direttamente i sistemi informatici nazionali, ma utilizzavano le credenziali di accesso a queste piattaforme sottratte alle farmacie. Ciò vuol dire che non venivano attaccati direttamente i server che custodiscono i dati ma che venivano sfruttati i collegamenti che i server delle regioni hanno con le farmacie che effettuano vaccini e tamponi.

Le tecniche utilizzate per falsificare i green pass

In alcuni casi un finto agente di servizi di supporto tecnico della Regione induceva il farmacista ad installare nel proprio sistema un software di assistenza a distanza, che consentiva di assumere il controllo da remoto del computer per carpire dati e autorizzazioni necessarie all'emissione dei green pass. In altri, invece, la frode avveniva attraverso tecniche di camuffamento dei siti istituzionali (siti clone).

I certificati contraffatti, commercializzati in tutta Italia attraverso la rete, riuscivano quindi a superare tranquillamente i controlli delle app di verifica.

Eseguite 40 perquisizioni su tutto il territorio nazionale e 67 sequestri preventivi: 15 le persone iscritte nel registro degli indagati in quanto ipoteticamente appartenenti all'associazione criminosa e 67 loro clienti.

Secondo le indagini più di 120 persone, ma il numero potrebbe salire ancora, avrebbero acquistato green pass falsi prodotti violando i sistemi sanitari regionali di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto. Gli utilizzatori dei falsi certificati verdi sono stati localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento.

I falsi green pass, grazie alla collaborazione del ministero della salute, sono stati disabilitati. Sequestrate le pagine web.

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