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Venerdì, 19 Aprile 2024
"La giustizia farà il suo corso"

Greta Beccaglia: "Ricevo minacce e offese, voglio tornare alla normalità"

La giornalista molestata dai tifosi allo stadio denuncia di aver ricevuto "messaggi molto tristi, parolacce e anche minacce"

"In queste ore sto ricevendo messaggi molto tristi, parolacce e anche minacce. Io non ho fatto niente di male, ho solo denunciato quello che tutti hanno visto, stavo normalmente lavorando. E ora voglio tornare alla normalità". Questo lo sfogo di Greta Beccaglia, la giornalista di Toscana Tv molestata da alcuni tifosi durante un collegamento in diretta tv dallo stadio dopo Empoli-Fiorentina. Beccaglia è stata ricevuta questa mattina dal presidente dell'Associazione stampa toscana Sandro Bennucci, alla presenza del presidente dell'Fnsi Giuseppe Giulietti e del neo presidente regionale dell'ordine Giampaolo Marchini. Al momento sono due gli indagati dalla Procura di Firenze, l'uomo che le ha dato una pacca sul sedere durante il collegamento e un altro che l'ha molestata a telecamere spente. Ordine e sindacato hanno confermato che si costituiranno parte civile nel processo contro i molestatori. "Io ho denunciato il fatto, quello che la persona o le persone pagheranno non lo decido io ma la giustizia", ha detto Beccaglia.

La giornalista ha avuto poi parole di stima e affetto per Giorgio Micheletti, il conduttore della trasmissione, finito al centro delle polemiche per non aver immediatamente condannato il gesto in diretta. "L'ho detto a tutti dal primo momento. Per me Giorgio Micheletti è un padre lavorativo, ha sempre creduto in me dal primo momento. In quell'istante, lì per lì in diretta, può aver sbagliato la parola, se si può dire sbagliato. Comunque lui - ci tiene a sottolineare Beccaglia -, ha tentato di difendermi. È diventato virale un video che dura venti secondi ma in realtà il video completo dura più minuti".

Dopo l'episodio, Beccaglia è tornata in collegamento fuori dallo stadio, dall'Artemio Franchi di Firenze, per seguire il match tra Fiorentina e Sampdoria. "Voglio tornare alla normalità, non essere ricordata come la giornalista molestata ma come la ragazza che se un giorno arriverà al suo obiettivo lo avrà raggiunto per la sua professionalità, non per quello che è successo".

Sindacato e ordine si costituiranno parte civile

"Da oggi in poi tutte le costituzioni di parte civile saranno effettuate insieme. Basta, non c'è una rincorsa quando un cronista viene minacciato. La Federazione, l'Ordine nazionale con l'Associazione e l'Ordine regionale si costituiranno assieme dalla parte di qualunque cronista, donna o uomo, minacciato per diverse ragioni",ha detto Giuseppe Giulietti.

"Quando una persona viene colpita davanti alle telecamere - ha proseguito il presidente dell'Fnsi - la domanda da farsi è: qual è il grado di impunità che oggi consente a un signore di minacciare, di fare quel gesto e poi di andarsene ridendo, dicendo poi nell'antico linguaggio è un atto di goliardia. Questo lo trovo vomitevole. Così come ho trovato insopportabile che uno possa prendere a testate Selvaggia Lucarelli per strada e dire che questa persona è stata provocata". "Non tutti denunciano" per "situazioni loro, per paura, per il precariato che li intimorisce, perché si devono pagare anche la macchina fotografica se gliela rompono, perché non c'è neanche l'equo compenso. La denuncia è un atto fondamentale, perché non tutti denunciano. La proposta a questo punto è quella di essere parte civile al processo e ovunque, comunque a tutela di chiunque in tutta Italia in modo che sia chiaro che parte una campagna che riguarda tutti".

Giulietti ha poi ricordato: "Il 7 saremo in Cassazione con Paolo Borrometi contro mafiosi che lo hanno minacciato, il 9 saremo coi familiari di Andrea Rocchelli ucciso in Ucraina". Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana Marchini ha ricordato che è "necessario non abbassare la guardia", concetto espresso anche dal presidente dell'Ast Sandro Bennucci

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